All’avanguardia nelle auto a idrogeno

Consegnate a enti e aziende 8 vetture con la formula del noleggio. Prestazioni simili a un diesel



BOLZANO. Alto Adige pioniere nella mobilità ecologica grazie alle 8 vetture Suv Hyundai ix35 consegnate ieri ad aziende e enti (dalla A22 alla Loacker, dall’Eos all’Eurac, da Sel a Fiera Bolzano) che hanno sposato il progetto “HyFive” curato in provincia di Bolzano dal Centro idrogeno dell’Itt (Istituto innovazioni tecnologiche). Basti pensare che in tutta Europa circolano appena 80 vetture alimentate ad idrogeno anche se il settore appare destinato a crescere vertiginosamente visto anche l’impegno messo in campo dai 5 colossi dell’auto (Bmw, Daimler, Honda, Hyundai e Toyota) per realizzare questo tipo di vetture. Lo scopo è di preparare le regioni europee più innovative al lancio sul mercato di auto ad idrogeno. L’Alto Adige vanta già presso il parcheggio Firmian anche la prima stazione di rifornimento pubblica lungo l’asse del Brennero e ciò consente a chi usa questi mezzi di non aver nessun problema di alimentazione. Le vetture consegnate ieri hanno una autonomia di circa 600 chilometri e offrono prestazioni pari a quelle di un motore diesel della stessa categoria. Una testimonianza eloquente in tal senso arriva da Fabio Da Col, responsabile commerciale della Fiera di Bolzano, che racconta: “E’ stato un piacere provare una vettura dotata delle celle a combustibile. La silenziosità del motore elettrico e il comfort di guida, uniti alle prestazioni in fase di accelerazione, danno nuove sensazioni di guida. Confido che l’idrogeno si affianchi il prima possibile alle tecnologie attuali, offrendo un’alternativa concreta agli automobilisti di oggi e di domani”.

Ma i vantaggi per l’ambiente sono straordinari in quanto le emissioni si riducono a un po’ di vapore acqueo. E in questo senso le aziende altoatesine che hanno preso a noleggio le vetture alimentate a idrogeno svolgeranno un importante ruolo di testimonial.

Il progetto “HyFive” è stato quasi interamente finanziato con fondi europei per cui in Alto Adige si sono movimentati quasi 11 milioni di euro creando anche posti di lavoro altamente qualificati. Inoltre riuscendo a produrre del carburante in zona si riduce la dipendenza dall’estero e si dà un impulso notevole all’economia locale.

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