La Federazione Raiffeisen chiude il 2015 col segno più

Il presidente Herbert Von Leon: «L’utile di 58 milioni è molto positivo pensando ai 26 milioni spesi per il fondo banche e alla sanzione dell’Antitrust»


di Renato Brianti


BOLZANO. All’assemblea generale della Federazione Raiffeisen il bilancio 2015 è stato presentato davanti ai vertici Raiffeisen e a diversi esponenti della politica. È stato un anno molto impegnativo per tutte le cooperative, soprattutto per le bancarie, un anno dove la debole crescita e la grande liquidità immessa nel sistema dalla Bce hanno contribuito a mantenere basso il costo del denaro. I tassi, anche negativi, hanno ridotto notevolmente anche i margini e questo, nonostante la leggera ripresa dopo anni di ribasso, si è riflesso sui redditi.

Nel 2015, due sono stati i fattori principali che hanno ridotto la redditività del gruppo: l’obbligatoria contribuzione alle misure di risanamento delle banche in crisi in Italia con contribuzione al fondo tutela dei depositanti che ha inciso sul bilancio per circa 26 milioni di euro e i 26,3 milioni di sanzione imposti alle Casse Raiffeisen dall’Antitrust.

Nonostante questi fattori negativi, la raccolta diretta del Gruppo Raiffeisen ha portato 10,97 miliardi di euro con una crescita rispetto al 2014 del 6,21%. Anche il volume creditizio è aumentato dell'1,79% raggiungendo i 9,54 miliardi di euro. L'utile complessivo delle 47 Casse Raiffeisen e dei suoi 188 sportelli ha raggiunto alla fine i 40,4 milioni di euro con un calo rispetto all’anno precedente del 40,62%, ma considerando anche la Cassa Centrale Raiffeisen l'utile si stabilizza sui 58,51 milioni di euro.

Partiamo da questi numeri per un’analisi con il presidente della Federazione Herbert Von Leon.

“Il bilancio operativo è solido nonostante il risanamento delle Casse fuori provincia ci sia costato 26 milioni di euro. Se pensiamo che oltre a questo abbiamo dovuto pagare altri 26 milioni per la sanzione dell’Antitrust, l’utile che resta di 58 milioni è molto positivo”.

L’Antitrust aveva rilevato informazioni non conformi?

“L’Autorità ha scorto nella collaborazione tra le banche coinvolte un illecito scambio di informazioni volte a eludere le regole della concorrenza, la nostra organizzazione opera con Casse indipendenti ma in collaborazione sotto lo stesso marchio, è ovvio che ci sia una collaborazione e un confronto. In ogni caso abbiamo già fatto ricorso contro la sanzione me intanto l’importo ha pesato sul bilancio”.

Altro tema importante dell’anno passato è la riforma del credito cooperativo.

“Sì - conclude Von Leon - ne è nato l'obbligo per tutte le banche del credito cooperativo italiane, di aderire a una holding bancaria con una capogruppo. Grazie anche all'intervento del presidente Kompatscher, dei parlamentari altoatesini e dei vertici di Federcasse, la nuova legge prevede per le nostre Casse Raiffeisen la creazione di un nuovo gruppo bancario indipendente, la nostra autonomia viene così salvaguardata”.

Per il direttore generale Paul Gasser tutto il mondo cooperativo sta subendo una trasformazione, la vera sfida sarà “riuscire a gestire questi cambiamenti”. In Alto Adige ci sono 1.046 società cooperative di cui 334 aderiscono alle Cooperative Raiffeisen, è aumentato anche il numero dei soci passato dai 125.581 del 2014 ai 133.531 attuali. In chiusura intervento anche per il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, per il quale “le banche di credito cooperativo non devono essere omologate alle grandi banche: dobbiamo rafforzare la nostra identità per garantirci la sostenibilità”.

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