Lavoro 4.0 incontra la società che cambia
Convegno dell’Ipl sulle sfide legate alla globalizzazione ed ai mutamenti sociali: un aiuto per i giovani
BOLZANO. La globalizzazione, la crisi finanziaria, l’emergere di nuovi valori, di stili di vita e di consumo, il mutamento del concetto di famiglia, la crisi del ceto medio, le ondate migratorie e i cambiamenti demografici sono eventi epocali che stanno ridisegnando la società. «Scattare una fotografia di questi fenomeni non è facile, ma necessario per poter definire la cornice all’interno della quale si andrà a delineare il lavoro del futuro», spiega il direttore Ipl, Stefan Perini, in merito al convegno organizzato ieri a Bolzano dal titolo «Lavoro 4.0 - La società che cambia».
«La globalizzazione è un’arma a doppio taglio», afferma il professor Andreas Exenberger dell’università di Innsbruck. Cambiamenti epocali di questa portata non sono nuovi nella storia dell’umanità, oggi è importante quindi riuscire a cogliere sia individualmente che collettivamente i mutamenti e prendere le giuste decisioni. «Fondamentale è pertanto indirizzare questa globalizzazione nella giusta direzione», conclude Exenberger. Gli sviluppi della popolazione e i nuovi modelli di relazioni nonché famigliari sono stati al centro della relazione di Alessandra De Rose, professoressa di demografia presso l’università La Sapienza di Roma. Al centro dell’intervento il mondo giovanile. L’avere sempre meno figli, in un confronto europeo, non è legato soltanto alla contraccezione e allo sposarsi sempre più tardi. In Svezia, ad esempio, i figli escono a 21 anni di casa, le donne fanno in media 1,9 figli. In Italia si esce di casa a 30 anni e le donne fanno mediamente 1,3 figli. In Svezia ben il 50% delle donne vive in una relazione, mentre in Italia solo il 32%. “Il vero problema alla base è il lavoro” spiega De Rose enunciando ad esempio il triste record dell’Italia che vede il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 29 anni al 30% a fronte di una media europea del 16,6%. Le proposte concrete della demografa: aiutare i giovani ad entrare prima nella vita adulta, promuovere la conciliazione famiglia-lavoro per le donne, investire sui figli come bene pubblico ed avere più coraggio in tema di migrazioni. Il vicepresidente Ipl, Toni Serafini ha portato il suo saluto, mentre per il presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo «i cambiamenti che stiamo vivendo sono sfide che la politica deve raccogliere con l’obiettivo di mettere in sicurezza il futuro dei giovani, garantendo posti di lavoro qualificati».