Per uscire dalla crisi si punti sull’innovazione 

Il dopo-Covid. Ma la teoria non basta. Bergmeister: «Dev’essere applicata, messa in pratica» Un bando della Fondazione Cassa di Risparmio per sostenere i ricercatori under 40 del Noi


Paolo Campostrini


Bolzano. Per uscire dalla crisi non basterà tornare ad essere quello che si era: occorrerà cambiare prospettive. Essere avanti di un passo rispetto a prima perché il mondo, in questi mesi, è già diventato diverso. "La strada è l'innovazione" dicono in tanti. Ieri, alla presentazione del concorso "Fusion Grant", Konrad Bergmeister ha aggiunto: "Ma rendendo l’innovazione applicata". Mettere cioè i cervelli in diretta connessione con chi aspetta di mettere in pratica le ricerche. Perché ha i mezzi, il mercato e tutto il resto. Un bando, questo illustrato ieri dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, che prova a risolvere una delle equazioni virtuose, ma più complesse, del mondo che ci attende: sostenere (400 mila euro stanziati per i migliori otto progetti altoatesini) ricercatori under 40 che operano nei laboratori del "Noi" e rendere subito applicabile la loro ricerca mettendoli in contatto con le imprese. In sostanza: dal dire al fare. Senza intermediari. Tranne i cinque esperti che analizzeranno le proposte. Tra cui la Lub, gli esperti del Techpark per arrivare ad una giuria di cinque. Per questo, per questa inedita flessibilità prontamente applicativa del bando a favore del personale di ricerca under 40, ieri alla Sparkasse Akademy, l’economia, quella reale, marcava il territorio: erano presenti infatti Raoul Ragazzi di Rete Economia e Hannes Mussak di Economia Alto Adige. Cioè coloro che tengono le fila della vasta rete delle piccole e medie imprese, quelle che più di ogni altra aspettano soluzioni innovative per ritornare su un mercato che, nel frattempo, è uscito dal lockdown con esigenze sempre più complesse in termini di prodotti ad alto contenuto di sostenibilità e pronta applicazione. Perché lo scenario green è un’altra delle componenti di questa iniziativa. «Quella che stiamo vivendo è una situazione unica - ha aggiunto Bergmeister - ed è proprio in questi frangenti che si ha bisogno di una combinazione virtuosa tra conoscenza, ricerca e potere di innovazione delle imprese». Fusion Grant vuole così stimolare una sinergia virtuosa tra "player" non sempre strettamente interconnessi per individuare nuove strade di sviluppo. Il bando così mira a sostenere progetti che abbiano come scenario l'innovazione del sistema economico altoatesino e che siano programmati attraverso la sinergia tra due realtà: un organismo di ricerca con sede al Noi e almeno un soggetto appartenente al sistema economico del territorio. Dalla teoria alla pratica. Il progetto, per puntare poi sull’innovazione anche generazionale, dovrà prevedere al proprio interno almeno uno o più giovani ricercatori under 40. Sarà fondamentale dunque, per chi intendesse partecipare al bando, individuare l'impresa con cui collaborare e il personale da coinvolgere. Ricercatori e ricercatrici possono così costituire lo snodo per la ripartenza di aziende territoriali che aspettano l’idea per ripartire. Al centro di questa nuova equazione costituita da un bando che mette in comunicazione ricerca e mercati è ancora una volta il Noi Techpark che svolge così pienamente il suo ruolo di incubatore di start up da un lato e di piattaforma di dialogo tra istituti di ricerca e imprenditori animanti da spirito pratico e che sanno come muoversi nelle realtà dei mercati e dei consumi. Considerevoli come detto le risorse messe a disposizione per il bando: 400 mila euro per finanziarie otto progetti della durata di massimo un anno, un tetto di 50 mila euro l’anno concessi per progetto e per il compenso del personale di ricerca e un 20% di investimento da parte delle aziende partner per le altre spese di progetto. È possibile presentare la domanda da oggi fino al 30 ottobre e le risorse destinate ai progetti saranno erogate direttamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio. La commissione che valuterà le idee presentate sarò composta da cinque membri provenienti da Fondazione, Noi, un’esperta di innovazione e uno del mondo imprenditoriale.















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