Ricerca, fondo da 4 milioni annui 

Accelerata della Provincia, Kompatscher: vogliamo recuperare posizioni rispetto a Trentino e Tirolo



BOLZANO. Un nuovo Fondo per la ricerca dotato di 4 milioni annui; l’ampliamento della cooperazione con i territori confinanti e la partecipazione a "call" dei Paesi vicini; rafforzamento della presenza a Bruxelles. Queste le coordinate della cosìddetta offensiva nel campo della ricerca, illustrate ieri in una conferenza stampa dal presidente Arno Kompatscher, assieme al direttore di dipartimento Ulrich Stofner, e al direttore della ripartizione ricerca e innovazione, Vito Zingerle, con la partecipazione di Roland Psenner (Eurac), del rettore di unibz, Paolo Lugli e di Angelo Zanella (Centro Laimburg).

«Le istituzioni che si occupano di ricerca in Alto Adige negli ultimi anni hanno ottenuto ottimi risultati, anche grazie al sostegno finanziario da parte della Provincia», così Kompatscher, riferendosi al lavoro svolto da Unibz, Eurac, Centro Laimburg, Fraunhofer Italia, Istituto per le tecnologie innovative e Eco Research, che sono attivi al Noi Techpark. Il presidente ha definito non sufficiente la quota di Pil dello 0,75% investita in ricerca nel 2015. Nello stesso anno la quota registrata in Trentino e in Tirolo era rispettivamente dell’1,9 e del 3,1%. «L’Alto Adige vuole, deve e può recuperare posizioni nell’ambito della ricerca», prosegue Kompatscher. Non incidono nel calcolo gli investimenti per la realizzazione di infrastrutture ed edifici, come nel caso del Noi Techpark. «Ma questi investimenti - sottolinea il governatore - contribuiscono a rendere possibile che i progetti di ricerca trovino il contesto giusto per fare ricerca”.

Il programma di interventi è stato approntato dopo una serie di studi e analisi su come funziona il sistema di sostegno alla ricerca nei Paesi europei più avanzati. Il piano ha avuto il via libera dal Consiglio della ricerca nell’autunno del 2017 e dalla giunta in dicembre.

“Oltre alla ricerca applicata svolta dalle aziende - sottolinea Stofner - per noi è importante lo sviluppo di una ricerca scientifica all’avanguardia nelle competenze chiave dell’Alto Adige”. L’offensiva, come detto, prevede l’istituzione di un fondo, l’espansione della cooperazione con i territori confinanti e un maggiore coinvolgimento degli enti altoatesini negli obiettivi di ricerca. «Visto che l’Italia non fornisce finanziamenti per i progetti di ricerca scientifica, ma finanzia solo gli istituti, deve intervenire la Provincia», spiega Stofner. Essendo, però, l’Alto Adige un territorio piccolo, è indispensabile la collaborazione con i territori vicini e il restringere il focus di ricerca a poche tematiche. Il pacchetto di misure prevede la creazione di un Fondo per la ricerca con una dotazione annuale di 4 milioni di euro. “Un incremento considerevole, considerando che negli ultimi tre anni sono stati spesi 5,2 milioni”, è stato fatto notare.

Il fondo sarà suddiviso i quattro ambiti: Alto Adige Research, Euregio Plus, Joint Resarch e Seal of excellence. Uno dei punti fondamentali della nuova offensiva è la riorganizzazione e il rafforzamento della Ripartizione 34, Innovazione, ricerca e università, in particolare con la creazione dell’ufficio Ricerca scientifica. Zingerle, ha spiegato nel dettaglio come sono suddivisi gli uffici e ha annunciato la consegna del Premio della ricerca il prossimo 15 marzo.















Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità