Serafini, patto per il lavoro «La Provincia è in ritardo»

Posto l’accento su giovani e Over 50, ma anche su pensioni e lotta all’evasione Nel direttivo a cinque entrano due donne: Silvia Cadamuro e Laura Senesi


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Toni Serafini, 60 anni, è stato confermato ieri a capo della segreteria generale della Uil. Nel direttivo, assieme a lui, e ai confermati Christian Troger e Remigio Servadio, sono entrate due donne: Silvia Cadamuro e Laura Senesi. Tre gli argomenti chiave della relazione di Serafini, in carica dal 2006: il lavoro (con il reinserimento degli Over 50 e l’ingresso dei giovani in primo piano), le pensioni (con la revisione della legge Fornero) e la lotta all’evasione fiscale.

La Provincia ha varato un piano del lavoro con 44 misure. Quante ne sono state attuate fino a oggi?

«Poche. Per ora siamo solamente a sei. Possiamo dire, senza rischiare di essere smentiti, che la Provincia è in ritardo su tempi e modi».

Su cosa bisogna accelerare?

«Sul reinserimento degli Over 50 ma anche sull’ingresso dei giovani, che sono le due nuove emergenze».

È nato un comitato contro la legge Fornero sulle pensioni. Cosa ne pensa la Uil?

«La legge va rivista. Non ci sono dubbi. Ha troppe rigidità e, soprattutto, ha alzato il limite dell’età pensionabile di 2 anni e 7 mesi bloccando il turnover e i nuovi ingressi».

Come valuta l’erogazione del bonus di 80 euro deciso da Renzi del quale beneficeranno quasi centomila lavoratori anche in Alto Adige?

«La misura è sicuramente positiva, ma per il 2015 vorremmo che fosse estesa anche ai pensionati. Con l’obiettivo che tutto si traduca in un aumento dei consumi».

Lotta all’evasione fiscale: quali sono le richieste della Uil?

«Abbiamo presentato cinque misure concrete. Tra esse c’è anche quella di far scaricare la fattura dell’artigiano di turno al consumatore. È uno dei modi più intelligenti per far emergere il sommerso. Poi servono controlli incrociati veri su auto, appartamenti e beni di lusso».

Costi della politica: qual è il messaggio?

«La politica deve essere sobria. Siamo contrari agli anticipi e i vitalizi devono essere collegati ai contributi versati».

Quali sono i numeri della Uil in provincia?

«Quasi 10 mila iscritti, di cui il 25% pensionati, 13 categorie e cinque sedi».

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