Tagli alla burocrazia, basta scuse

Apa e Cna si uniscono alla campagna di Assoimprenditori: la Provincia mantenga le promesse



BOLZANO. Taglio della burocrazia. «La Provincia può farlo, anzi deve. Non ci sono più scuse, non ci si può più nascondere dietro Bruxelles o Roma». Dopo Assoimprenditori, scendono in campo anche gli artigiani di Apa e Cna nel chiedere alla Provincia di intervenire con urgenza nello snellimento della burocrazia. «È un nostro cavallo di battaglia da anni», ricorda il vicepresidente dell’Apa Ivan Bozzi, «ma in questa crisi è inconcebile che gli investimenti ancora possibili vengano frenati dalla burocrazia». Claudio Corrarati, presidente della Cna, aggiunge: «Nei prossimi giorni usciremo con una nostra iniziativa su questo problema che rischia di compromettere la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese». Insomma, gli artigiani fanno eco alla campagna di Assoimprenditori, che la settimana scorsa ha lanciato, in primis alla giunta provinciale, una lista di sette proposte sullo snellimento burocratico. E’ il filo conduttore che attraversa anche le piccole e medie imprese, assicurano Bozzi e Corrarati. Da questo osservatorio però la priorità si chiama adozione dello «Small Business Act», Statuto delle imprese nell’applicazione italiana di questa importante direttiva Ue, che sancisce di fatto una corsia preferenziale sugli incentivi per le Pmi, alle quali dovrà essere garantito almeno il 60% delle misure sia di stimolo alla competitività che per ricerca e innovazione, imponendo inoltre uno snellimento di burocrazia e procedure di appalto. Sottolinea Bozzi: «Da molti mesi lo stato italiano ha adottato lo Small Business Act. Ma non è stato ancora recepito dalla Provincia». Da almeno un paio di anni la giunta provinciale ha promesso il taglio della burocrazia. Bozzi replica: «È stato fatto poco o nulla, qualcosa per gli agricoltori e basta. Ma non è strano: ridurre competenze e oneri burocratici significa togliere potere all’apparato, un po’ come chiedere ai politici di tagliarsi lo stipendio». Bozzi ricorda che «negli appalti pubblici la situazione è tragicomica: solo la partecipazione a una gara costa migliaia di euro tra relazioni e documentazione. Una piccola azienda a quante gare può permettersi di partecipare?». Tra gli altri temi sollevati da Assoimprenditori e condivisi dagli artigiani, la velocizzazione dei pagamenti degli enti pubblici. Corrarati: «L’interpretazione restrittiva delle normative comporta tempi lunghi per la chiusura della pratica a lavori effettuati. Ritardi che si sommano ai tempi necessari per pagamenti». Bozzi aggiunge: «Perché in Austria certe autorizzazioni si ottengono con 2-3 documenti, spesso di autocertificazione, ,e noi siamo lontani anni luce? Non c’è più tempo da perdere». (fr.g.)

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