Cc ferito, perdono? 'Adesso non saprei'

'Vincenzo era un fratello maggiore, un punto di riferimento'

SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA)


(ANSA) - SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA), 18 APR - "Adesso non saprei". Così il carabiniere Pasquale Casertano risponde ai giornalisti che gli chiedono se è pronto a perdonare chi ha ucciso il maresciallo Vincenzo Di Gennaro e ha ferito lui nell'agguato di Cagnano Varano il 13 aprile scorso.

"Conoscevo Giuseppe Papantuono - racconta dal suo letto d'ospedale - poiché è un pregiudicato, ma mai l'avrei immaginato capace di fare una cosa del genere".

"Il mio primissimo pensiero - ha aggiunto - va solo al collega, il maresciallo Vincenzo. L'ultima immagine che conservo è il suo sorriso. Con lui si scherzava sempre, era un fratello maggiore. È stato per me un punto di riferimento umano e professionale. Mi ha insegnato a sorridere sempre, anche nelle situazioni più complicate". Il militare è ricoverato nel reparto di chirurgia addominale dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, le sue condizioni sono in netto miglioramento.













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità