l’analisi

Covid, più contagi tra i giovanissimi e crescono ansia e fobie

Nell’ultimo bollettino dell’Azienda sanitaria altoatesina i positivi nella fascia d’età fra gli 0 e i 19 anni erano quasi mille



ROMA. Dati ancora su per i contagi tra i giovanissimi in età scolare ma meno ospedalizzazioni, rileva l'Istituto superiore di Sanità, mentre chi sul campo si occupa delle conseguenze sulla salute psicologica dei ragazzi, come in Lombardia con il servizio assistenza 'Zero-17' a Cernusco sul Naviglio, traccia un primo bilancio del long-Covid nei ragazzi evidenziando un aumento di ansia e fobie da lockdown e da didattica a distanza.

Sul fronte dei dati, nell'ultima settimana salgono al 24% i contagi in età scolare rispetto al 20% del rilevamento precedente e la riapertura delle scuole con una maggiore attività di screening, nota l'Istituto superiore di Sanità nel focus sulla fascia di età sotto i 19 anni, potrebbe essere il motivo di questa crescita.

Guardando agli ultimi dati pubblicati dall’azienda sanitaria altoatesina (quelli di ieri, 22 gennaio) i nuovi positivi nelle 24 ore per quanto riguarda la fascia 0-19 anni erano 979 su 2802 casi totali.

Inoltre, spiega l'Iss, nell'ultima settimana il 13% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 38% nella fascia d'età 5-11 anni, il 48% nella fascia 12-19 anni.

Rallenta la crescita del tasso di incidenza nelle fasce 12-15 e 16-19 anni, mentre risultano in aumento i casi diagnosticati per 100.000 abitanti nella fascia 5-11 anni e nei bambini sotto i 5 anni. La fascia con incremento maggiore sul fronte dell'incidenza è stata quella 10-19 anni. Si guarda però a una "rilevabile diminuzione del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19 anni".

In totale, dall'inizio dell'epidemia al 12 gennaio 2022 sono stati diagnosticati 1.698.273 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 deceduti.

"Le nuove condizioni di vita delle famiglie e la didattica a distanza hanno avuto un impatto nei minori e lo vediamo dall'emergere di disagi emotivi, difficoltà nella costruzione dell'immagine di sé e, ovviamente, nella relazione con i pari", affermano Mirko Cristofori e Sabina Baratelli, rispettivamente psicoterapeuta e coordinatore del servizio e neuropsichiatra infantile del poliambulatorio del centro S.Ambrogio Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio, dov'è attivo il servizio Zero-17 rivolto ai minori post Covid, gestito in sinergia con il Pronto soccorso pediatrico dell'Ospedale di Erba.

"Dalle prime visite, cogliamo segnali di una difficoltà nella regolazione emotiva con possibili manifestazioni d'ansia acuta, fobie, ritiro, disturbi del sonno o dell'alimentazione", dicono i due esperti. Almeno la metà dei pazienti di Zero-17 viene segnalato dai genitori.













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