Dda a Slovacchia, monitorare arrestati

Da tempo invito a polizia Est Europa dopo loro arricchimento

REGGIO CALABRIA


(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 1 MAR - "Già da tempo la Dda di Reggio Calabria aveva ufficialmente posto all'attenzione degli organi di polizia internazionale e della polizia nazionale slovacca la necessità di monitorare le attività del gruppo dei calabresi arrestati perché sospettati di essere coinvolti nell'omicidio del giovane giornalista Jan Kuciack e della sua compagna". Lo ha detto il procuratore di Reggio Gaetano Paci in relazione all'arresto di Antonino Vadalà, del fratelli Bruno e del loro cugino Pietro Catroppa. "Il sospetto - ha spiegato Paci - era nato focalizzando i movimenti degli arrestati, tutti appartenenti e collegati a famiglie mafiose di Bova Marina e di Africo Nuovo, per l'improvviso esplodere di posizioni di grande valore economico ed imprenditoriale in Slovacchia cui erano divenuti titolari". Antonino Vadalà è imparentato col presunto boss dell'omonima cosca Domenico, detto "Lupo di notte". La stessa cosca è rimasta coinvolta nell'inchiesta "Bellu lavuru" sugli appalti per l'ammodernamento della statale ionica.













Altre notizie

Il caso

Chico Forti, si avvicina il rientro in Italia: ha lasciato il carcere di Miami: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
L'ANNUNCIO Giorgia Meloni: "Chico Forti torna in Italia"

Attualità