Fratello kim, due donne a giudizio

Se colpevoli di omicidio rischiano la pena di morte

PECHINO


(ANSA) - PECHINO, 16 AGO - Il processo in Malaysia contro le due donne accusate di aver ucciso Kim Jong-nam, il fratellastro maggiore del leader nordcoreano Kim Jong-un, andrà avanti e se dichiarate colpevoli rischiano la pena capitale.

Il giudice dell'Alta corte di Shah Alam, Azmi Ariffin, ha fissato 19 giorni di udienza tra l'1 novembre e il prossimo 20 febbraio per le testimonianze e le argomentazioni della difesa di Siti Aisyah, indonesiana di 26 anni, e Doan Thi Huong, 30enne vietnamita, le uniche persone chiamate a rispondere della morte di Kim avvenuta il 13 febbraio 2017 all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, causata dall'uso, secondo la pubblica accusa e l'intelligence di Usa e Corea del Sud, del gas nervino letale "agente VX", spalmato direttamente sul volto. Le donne si sono da sempre proclamate innocenti, spiegando di essere convinte di partecipare a un reality televisivo.













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