Ogni anno 37.000 nuovi casi tumore prostata, al via campagna



(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Il tumore della prostata colpisce ogni anno 37.000 persone in Italia e ne uccide circa 7.000. Per migliorare la conoscenza sul carcinoma più frequente tra gli uomini, gli esperti della Società Italiana di Urologia (Siu) scendono in campo a fianco della Fondazione Movember, che prende il nome dal mix delle parole inglesi 'moustache', cioè baffi, e 'november', il mese in cui si svolge ogni anno la campagna internazionale di sensibilizzazione sulla salute dell'uomo.    Nonostante gli alti numeri, l'aumento dei casi di tumore della prostata negli ultimi anni sta rallentando grazie ai tre fattori 'P': una maggior diffusione della diagnosi Precoce, uno screening più Personalizzato e il Perfezionamento delle terapie.    "Mediante il dosaggio del Psa è possibile ridurre la mortalità cancro specifica del 21%. E si tratta di risultati migliori rispetto a quelli assicurati dagli screening per cancro al seno o al colon", osserva Walter Artibani, segretario generale Siu.    Tuttavia, è necessario indirizzare gli screening a chi può realmente trarne beneficio. "Se si sottopone tutta la popolazione a uno screening del Psa - precisa Francesco Porpiglia, responsabile ufficio scientifico Siu e ordinario di Urologia dell'Università di Torino - il beneficio di una diagnosi si avrà solo tra i 55 e i 64 anni, mentre per gli altri intervalli di età c'è il rischio di sottoporre a terapia medica o chirurgica pazienti sui quali non si avrebbe miglioramento della sopravvivenza, perché la malattia non impatta clinicamente su di loro". Sono necessari, inoltre, esami di precisione per la diagnosi, evitando di effettuare biopsie inutili. A esser migliorata in questi anni è stata, infine, la qualità di vita dei pazienti, grazie a una migliore indicazione alla terapia e al perfezionamento delle tecniche chirurgiche, come la prostatectomia radicale. A partire dal 3 novembre sarà a disposizione un numero di telefono diretto della Siu e una email dedicata (movember@siu.it), oltre a iniziative d'informazione sui social e dirette web sul sito www.siu.it. (ANSA).   









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