Tumori: esperto, Reti oncologiche attive solo in 6 Regioni



(ANSA) - ROMA, 19 FEB - "Devono essere realizzate in tutto il territorio le Reti oncologiche regionali, la cui completa attivazione procede con estrema lentezza". E' questa una delle azioni prioritarie da mettere in atto indicata da Gianni Amunni, vice presidente di Periplo e direttore generale dell'Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (Ispro), in occasione della presentazione della piattaforma internazionale All.Can. Le Reti oncologiche, ha affermato Amunni, "oggi sono operative solo in sei Regioni: Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria. Il problema della loro istituzione è stato affrontato nel Piano Oncologico Nazionale, ma è rimasto embrionale. Solo le reti oncologiche regionali - sottolinea - permettono invece un collegamento reale fra i centri e lo sviluppo integrato dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali. Offrono al paziente la garanzia di ricevere le cure migliori negli ospedali più vicini al domicilio, con significativi risparmi. Senza considerare l'eliminazione degli esami impropri e la riduzione delle liste di attesa e delle migrazioni sanitarie". Basta pensare, rileva l'esperto, che oggi "il 12% dei cittadini colpiti da tumore del colon retto e residenti nel Meridione si reca al Nord per sottoporsi all'intervento chirurgico". Una migliore organizzazione del sistema delle cure e dell'assistenza in un'ottica anti-sprechi è anche la richiesta di Antonella Cardone, direttore della European Cancer Patient Coalition (Ecpc): "Ogni anno, si stimano 2,5 milioni di nuovi casi di cancro in Europa e si stima che il 20% della spesa sanitaria è sprecata in interventi inefficaci che possono danneggiare il malato con ritardi evitabili. Per questo motivo la Ecpc, in rappresentanza di circa 450 associazioni di malati di 46 Paesi - spiega - è impegnata nell'iniziativa internazionale All.Can e ne è tra i soci fondatori". Il punto, conclude, è che "non è possibile avere accesso all'innovazione nei trattamenti farmacologici, chirurgici e radioterapici senza l'eliminazione di sprechi e di procedure curative superate con la contestuale riallocazione delle corrispondenti risorse".(ANSA).   









Altre notizie



Attualità