Urologia, intelligenza artificiale per guidare le diagnosi



(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Prevedere gli eventi avversi nel corso della malattia di un paziente, eliminare o comunque ridurre la sovradiagnosi, cioè la tendenza a individuare e trattare una malattia che avrebbe invece notevoli probabilità di restare dormiente e non causare sintomi, oltre a migliorare la qualità della vita e ad alleviare il carico per il Servizio sanitario nazionale (Ssn): sono alcuni vantaggi che l'Intelligenza artificiale potrebbe portare anche in campo urologico. A cominciare dal tumore della prostata, che riguarda 2 milioni e mezzo di persone in Europa, con 450 mila nuovi casi l'anno e 107 mila decessi. Se ne è parlato al congresso della Società Italiana di Urologia (Siu) in corso a Riccione.
    "Costruendo modelli predittivi personalizzati - osserva Walter Artibani, segretario generale della Siu - diventa possibile prevedere con precisione eventi avversi nel corso della storia della malattia di un paziente". L'obiettivo diventa fornire al clinico gli strumenti per individuare precocemente e prevenire una patologia, per esempio l'insorgenza di un carcinoma della prostata clinicamente significativo.
    "Negli ultimi decenni l'incidenza del tumore del carcinoma prostatico ha mostrato un aumento costante, particolarmente intorno agli anni 2000, in concomitanza con la maggiore diffusione del test del Psa quale strumento per la diagnosi precoce - spiega Giuseppe Carrieri, direttore del dipartimento di Urologia dell'Università di Foggia -ma questo incremento dipende in larga parte dall'individuazione di carcinomi asintomatici, privi di significato clinico poiché con una crescita molto lenta e comunque priva di sintomi; tant'è che la mortalità cancro specifica è in costante e moderata diminuzione (- 1% per anno) da oltre un ventennio. Si tratta di riuscire ad individuare in maniera corretta i soggetti potenzialmente affetti da carcinoma prostatico clinicamente significativo, in modo da ridurre la sovradiagnosi di malattie non significative: a tutto vantaggio dell'Ssn". La parola chiave quindi è identificare e dare la giusta priorità ai pazienti che hanno bisogno di approfondimenti diagnostici, come la biopsia prostatica. (ANSA).
   









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