Misano, Ducati in cattedra e Jorge striglia i “litiganti” 

MotoGp, nelle libere miglior tempo per Dovizioso davanti al compagno Lorenzo che parla dell’ennesimo scontro tra Rossi e Marquez: «Sbagliano tutti e due»



MISANO ADRIATICO
La Ducati c’è, la Honda di Marc Marquez e la Yamaha di Valentino Rossi non ancora. Dopo la tempesta in pista e fuori, con la stretta di mano rifiutata dal Dottore al campione del mondo, a prendersi la scena a Misano e questa volta sul tracciato, sono state le Rosse della Ducati. A mostrare i muscoli, in particolare, in entrambe le sessioni delle prove libere del Gran Premio di San Marino è stato Andrea Dovizioso che si è portato a casa i migliori tempi di giornata. . Più in dietro i due rivali per il Mondiale, Marquez e Rossi divisi da 59 punti, che sono sembrati prendersi una specie di pausa a 24 ore dalla conferenza stampa delle tensioni. Un giovedì della MotoGp dedicato alle parole che sarà ricordato per la pace proposta dallo spagnolo della Honda e rifiutata dal pesarese riguardo ai fattacci ormai lontani nel tempo del Gp d’Argentina.

«Sono molto soddisfatto dei tempi con cui ho chiuso la giornata, perché sono tempi molto veloci – le parole di Dovizioso a Sky – segno che la moto funziona bene ed è migliorata rispetto all’anno scorso. Però le sensazioni nel pomeriggio non sono state per niente buone. Non siamo riusciti a svolgere il lavoro che volevamo».

Buona la prova anche per l’altra Ducati di Jorge Lorenzo autore del secondo miglior tempo assoluto dietro a Dovizioso. Il maiorchino, ex compagno di squadra di Rossi che il prossimo anno andrà ad affiancare Marquez alla Honda, ha detto la sua sull’ennesimo duello a parole tra quanto successo tra i suoi due colleghi. Lorenzo ha dimostrato una certa maturità ed equidistanza, lui che in passato è stato protagonista di scontri e attriti, anche con Rossi. «La mia opinione è che sbagliano tutti e due – assicura lo spagnolo della Ducati – Valentino ha sbagliato a non dargli la mano per un eccesso di orgoglio, e sbaglia non dire ai suoi tifosi di non fischiare un altro pilota che non ha fatto nulla per meritarlo. Marc sbaglia nell’interessarsi troppo a ciò che dice o fa Valentino, dovrebbe pensare alle sue cose».















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