Sinner si allenerà con Nadal 

Tennis. Lo ha annunciato il coach Riccardo Piatti: «Ho già parlato con Carlos Moya e voglio farlo allenare con Rafa. Poi aspettiamo Djokovic a Montecarlo e arriverà anche Zverev, intanto si è già allenato con Tsitsipas». Per gli Open d’Italia si ipotizza settembre



Bordighera. «Sinner, in questo periodo è andato abbastanza bene, sta continuando a lavorare duro sia fisicamente che tecnicamente. Ora voglio farlo allenare con Nadal». Lo ha detto Riccardo Piatti, allenatore di Jannik Sinner. «In campo abbiamo lavorato sul servizio e sulla rotazione delle spalle per trovare angoli più stretti - ha proseguito Piatti - Ha lavorato molto sul back di rovescio, soprattutto sulle varianti che sono importanti. Ho già parlato con Carlos Moya e voglio farlo allenare con Nadal. Poi aspettiamo Djokovic a Montecarlo e arriverà anche Zverev, intanto si è già allenato con Tsitsipas». Il classe 2001 è già salito al numero 73 della classifica mondiale, ma non ha nessuna intenzione di fermarsi: «Questo progetto dura tre anni, lui ha tanto da lavorare. È un ragazzo che sino a 13-14 anni giocava tre volte a settimana, gli manca tanto tennis. È molto affamato e questa è una forza importante che ha dentro».

«Se si potrà giocare nelle miglioricondizioni e in totale sicurezza, se tutti possono giocare, sesiamo tutti uniti, ci sarò. Oggi però bisogna prendere delle precauzioni ed essere responsabili, prendere le decisioni adeguate per tutelare la salute e la sicurezza di tutto il mondo del tennis«. Rafa Nadal apre alla possibilità di disputare il Roland Garros, slittato al 20 settembre a causa del coronavirus. Il maiorchino, intervistato dalla tv francese, attende intanto di sapere quando ripartiranno i tornei che almeno per i primi mesi dovrebbero disputarsi a porte chiuse. «È possibile che si torni a giocare ma senza pubblico, è quello che sta succedendo nel calcio. Se mi chiedete se mi piace, la risposta però è no: niente può sostituire la presenza del pubblico e l’energia che trasmette».

«Internazionali d’Italia a settembre? Io mi auguro che possano disputarsi, siamo tutti con il fiato sospeso per il 15 giugno: quella è la data più importante, nella quale ci diranno se gli Us Open si potranno giocare o no». Queste le parole di Matteo Berrettini. «La situazione in Europa, al momento, probabilmente è migliore rispetto a quello americana - ha proseguito il numero otto della classifica Atp parlando della possibilità che il circuito di tennis possa riprendere - Mi auguro che Madrid, Roma e Parigi si possano giocare. Lo sport credo sia una cosa fondamentale anche per la cultura italiana: speriamo che anche il tennis, a livello internazionale, si possa sbloccare».

Il tennista romano sembra aver superato l’infortunio alla caviglia che aveva subito nelle ultime settimane: «Mi sento bene - ha ammesso Berrettini - anche se ancora un pò scricchiola. In queste ultime settimane ho intensificato gli allenamenti e alcune volte ho giocato con Tiafoe: sto alzando il livello».

Anche Fognini, peraltro, sta soffrendo per le caviglie tanto da sottoporsi a un intervento chirurgico sabato scorso: «Mi dispiace che Fabio si sia dovuto operare, è sempre una cosa difficile da affrontare - ha sottolineato Berrettini - Le caviglie sono un problema molto fastidioso».

Il romano si è infine soffermato sulla programmazione della stagione che, in attesa del calendario Atp, potrebbe ripartire il 21 giugno da Todi per gli Assoluti: «Ma non so ancora di preciso cosa farò - ha spiegato Berrettini - Forse resterò qui negli Stati Uniti , stiamo decidendo esattamente quanto. Bisogna capire qual è la cosa migliore per me, devo gestirmi bene».















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