Sponsor: lo sport a misura d'impresa

Le aziende investono ma diversificano tra le varie discipline


Filippo Rosace


BOLZANO. Ricordate Pierluigi Marzorati? Un playmaker riccioluto ed introverso, icona di un periodo storico della pallacanestro italiana, che, negli anni 70', rendeva madida di sudore la maglietta della Forst Cantù. Si la maglietta scudettata che l'azienda altoatesina, sin dagli anni'70, ha sempre griffato sostenendo l'impegno nel basket dei canturini, in quella visione di visibilità extra regionale che quella sponsorizzazione garantiva. A 40 anni di distanza il sistema delle sponsorizzazioni si è evoluto sotto il profilo dei contenuti, ma, costretto da recessioni e crisi economiche, ha ristretto i suoi campi d'intervento. Per focalizzare soltanto un segmento del mondo sportivo altoatesino, inquadriamo il sistema calcio locale dove operano 156 società; 443 squadre (partecipanti a 9 campionati nazionali, 53 regionali, 381 provinciali); 11.000 tesserati e 2.500 dirigenti. Una grande famiglia che abbisogna di sostegni economici importanti, alla luce dei bilanci che le varie realtà esibiscono ad ogni inizio stagione. Per dirla con le parole di Dietmar Pfeifer, AD del Fc Südtirol: "senza sponsorizzazioni potremmo chiudere domani, visto che il 62% del nostro budget è coperto dalle sponsorizzazioni".
Ma il mondo delle imprese locali, da qualche stagione, ha tirato un pò il freno, nel senso che se fino alla fine del secolo scorso il lite motive era "aiutare tutto e tutti" (i cosiddetti contributi a pioggia) adesso l'impresa si è fatta più smaliziata e la new economy impone delle visioni più oculate e meno generalizzate.
"Il nostro investimento in sponsorizzazioni è aumentato del 3% rispetto all'anno precedente - ammette Birgit Tutzer Assistente marketing Finstral - ma il nostro vuol'essere un investimento mirato che ci permette di valutare volta per volta le varie proposte, anche i cosiddetti last minute. Da un paio di stagioni sponsorizziamo la squadra provinciale della FISI di Bolzano ma siamo attenti nel sostenere gli eventi culturali, manifestazioni, che ci permettono di coinvolgere la nostra clientela, offrendo loro biglietti d'ingresso per le varie manifestazioni. L'Fc Südtirol? Lo abbiamo sostenuto per qualche stagione (1998-2000, ndr) ma non abbiamo più inteso proseguire perché non ci ha soddisfatto il tipo di investimento ed anche deluso la sinergia con quel management".
Marzorati e la Forst Cantù. L'effervescente fragranza della birra meranese, inonda ancora idealmente di profumi il parquet brianzolo, così come ci conferma Maximilian Ghetta, Responsabile Comunicazione d'Impresa FORST: "Certo sosteniamo ancora il progetto di Cantù anche se in forma e contenuti diversi. Per quanto ci riguarda, rispetto al 2009 abbiamo aumentato il nostro budget destinato alle sponsorizzazioni, ed anche in termini di pubblicità. Forst è legata allo sport in Alto Adige e l'obiettivo è quello di sostenere le varie realtà rafforzando il legame con il territorio. E' chiaro che - continua Ghetta - non è possibile sostenere tutto e tutti, per questo ma abbiamo tarato il nostro investimento sulla base di progetti concreti e sul ritorno d'immagine. Quanto per rimanere nel calcio, la sponsorizzazione con l' FC Alto Adige (l'accordo risale alla stagione 1998-1999 firmato dal compianto Leopold Goller e la signora Margarethe Fuchs) si è sviluppato negli anni e ci vede sempre di più coinvolti in un progetto importante, di stampo professionistico e gestito da persone capaci. L'eventuale salto di categoria rappresenterebbe per noi un altro momento di coesione in un lavoro che trasporta l'immagine del territorio ed anche della nostra azienda in ambito nazionale".
Ma non bisogna comunque nascondersi dietro ad un dito, perchè la crisi congiunturale, recessionistica, chiamatela come volete, ha inciso terribilmente sui cordoni della borsa delle imprese locali, tanto che più di una ha dovuto tagliare radicalmente le sponsorizzazioni, altre invece hanno scelto strade meno traumatiche, proponendo esse stesse soluzioni alternative.
"Würth investe tutt'oggi fortemente nelle sponsorizzazioni sportive - dichiara Norman Atz Responsabile Comunicazione e Pubblicità - sponsorizzando tra l'altro grossa parte del calcio locale. Con il calcio l'azienda ha un feeling particolare (negli anni'80 Würth griffava il piedone della schedina totocalcio, ndr)che la porta ad essere presente in varie società professionistiche ed in vari stadi con la cartellonistica bordo campo. Il nostro impegno è comunque diminuito perché il Gruppo Würth Internazionale ha invitato le varie società estere, tra le quali Würth Italia, a rivedere al ribasso le sponsorizzazioni, proponendo però un alternativa ovvero un cosiddetto patto di stabilità tra le varie realtà. Praticamente abbiamo fatto un accordo - spiega Atz - con le varie società sportive che sosteniamo con il nostro marchio, dove seppur con un minor sostegno economico la controprestazione è rimasta immutata. Un gentlemen agrement proiettato al futuro, quando, dati alla mano, sarà possibile nuovamente rivedere al rialzo il nostro impegno. Le varie società ci sono venute incontro, accettando questo piano di lavoro. Nonostante la crisi, che ha determinato una esplosione di richieste, Würth invece non ha chiuso i rubinetti ma ha cercato ed ottenuto una solidarietà. In questi ultimi giorni abbiamo fissato un accordo con il Comune di Egna per il sostegno alla costruzione del Palaghiaccio che porterà il nome di Würth Arena".
Dalla solidarietà nelle sponsorizzazioni, c'è anche chi tra le aziende ha individuato nuovi canali e nuovi sistemi per coniugare l'impegno di sponsorizzazione, legando il proprio marchio a temi sociali.
"Per quanto ci riguarda - dichiara Bruno Abram Amministratore Delegato Ladurner Ambiente - riteniamo che le sponsorizzazioni non vadano fatte a pioggia ma vanno analizzate in base ai progetti specifici ed innovativi. E' quello che attualmente stiamo implementando con la strategia del Green Event: ovvero una partecipazione di sponsorizzazione legata al tema della tutela dell'ambiente£.
Da questa breve carrellata si evince che le imprese locali, anche quelle che storicamente hanno legato il proprio marchio ad una o l'altra realtà sportiva, hanno "riposizionato" la strategia di sponsorizzazione. Questo per quanto riguarda le grandi canalizzazioni, ma ai piccoli chi pensa? Stiamo parlando di quelle realtà che seppur non professionistiche presentano bilanci importanti e che per questo hanno bisogno di soldi per sostenere idee e progetti.
"Appunto sostenere e non sostituire - precisa a chiare note Andrea Zeppa Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio - il nostro impegno nello sport è aumentato sensibilmente rispetto negli anni, passando dai 250.000 euro del 2008 ai 480.000 del 2011. Bisogna precisare che il nostro focus non è lo sport professionistico ma il settore giovanile, verso il quale sosteniamo progetti, senza però volerci sostituire ai sostegni dell'ente pubblico, perché il nostro impegno si rivolge prevalentemente alla formazione di allenatori, alla organizzazione di stage o campus, insomma tutta una serie di attività destinate alla crescita del settore giovanile. Ed è proprio per venire incontro alle nuove esigenze ed orientamenti, che si stanno sviluppando nelle varie realtà giovanile, che la Fondazione è cresciuti in termini di sostegno affiancando a quella che è stata sempre la nostra azione storica a favore delle associazioni, ovvero il sostegno per l'acquisto un pullmini, altre finalità sostenendo l'impegno di chi organizza formazione, manifestazioni o tornei sovra regionali, interregionali o anche nazionali".
Chi non va con il tempo, se ne va con il tempo. Così sostiene un vecchio e collaudato adagio. Quindi il mondo dello sport bolzanino, e del calcio in particolare, è avvisato: le crisi vanno affrontate modernizzando organizzazioni oramai anacronistiche e proponendo progetti innovativi. Una sorta di management dello sport verso il quale bisognerebbe indirizzarsi nel breve periodo.
"Soprattutto in periodo grami la società deve essere capace di vendere prodotti - conclude l'Ad FC Alto Adige Pfeifer - attirando così l'impresa ad investire in questo o quel progetto. Questa impostazione ha permesso all' FC in questa stagione di aumentare del 25% le sponsorizzazioni rispetto alla stagione 2009-2010".

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