Man Group, la carenza di rame frena l'Ia e la decarbonizzazione



(ANSA) - MILANO, 02 APR - La carenza di rame può diventare un ostacolo per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e della decarbonizzazione a livello mondiale. Lo afferma Albert Chu, portfolio manager di Man Group. Secondo il gestore sono necessarie "circa 65mila tonnellate di rame per ogni GW di potenza applicata". "Se ipotizziamo che ogni anno negli Stati Uniti vengano costruiti data center da 3-5 GW di potenza applicata - spiega - l'incremento del consumo potrebbe oscillare tra lo 0,5 e l'1,5% della domanda globale di rame". "Sebbene possa sembrare insignificante - aggiunge - anche una carenza dell'1% potrebbe far precipitare il mercato in un deficit significativo".
Poi c'è il tema della decarbonizzazione. Per costruire una turbina eolica terrestre o un pannello solare in grado di generare da 1 a 3 Mw di energia sono necessarie 4-5 tonnellate di rame. "Se a ciò si aggiunge la crescente diffusione delle batterie per veicoli elettrici - sottolinea Chu - la spinta verso la sostenibilità ha come conseguenza involontaria il consumo di una risorsa limitata". Un con motore a combustione interna, ad esempio, richiede 48 libbre (21,77 Kg) di rame contro le 183 libbre (83 Kg) per la batteria di un veicolo elettrico, mentre un'auto ibrida ne richiede 88 libbre (39,3 Kg). Per raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione le stime sono per una crescita di "5 o 6 volte" della domanda rispetto ai consumi attuali.
"L'approvvigionamento di rame - conclude il gestore di Man Group - è stato messo a dura prova dall'instabilità operativa e politica delle regioni in cui viene estratto, tra cui Congo, Kazakistan, Mongolia e America Latina, e nell'ultimo anno circa il 3-5% della produzione globale ne ha risentito per questi motivi". (ANSA).









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