LAIVES. Dopo aver assistito, in silenzio, all’affondo del direttivo del Pd di Laives, che ne ha chiesto la «testa» per la presunta vicinanza alla giunta Bianchi ma anche per il presunto scarso attaccamento al partito il consigliere comunale Emilio Corea – difeso a spada tratta dal segretario provinciale dei Democratici Alessandro Huber - ha preso posizione ribattendo punto su punto alle accuse nei suoi confronti. Lo stesso Corea, preso atto della manifesta ostilità nei suoi confronti, si è preso ora a sua volta del tempo per decidere il da farsi. «Sono stato appena informato del contenuto di un comunicato stampa, inoltrato agli organi di informazione, dal signor Cantafio, che si qualifica come addetto stampa del Circolo di Laives del Partito Democratico. In una prosa ingenerosa, quanto irrispettosa, comunica che il sottoscritto non viene ulteriormente considerato componente, presumo del direttivo del Pd di Laives. A questo si deve aggiungere la stravagante ipotesi di simpatia per la giunta in carica e la spasmodica attesa di una mia ufficiale esclusione, come richiesto all'organo preposto del direttivo provinciale. Premetto di essere stato eletto, in Consiglio comunale per il Pd, come indipendente e di aver sempre cercato di operare con spirito obiettivo, cosa evidentemente non apprezzata. Da quanto mi risulta l'organismo provinciale ha già valutato la mia posizione, respingendo la richiesta di non so quale ricorrente. A questo punto non mi rimane che valutare serenamente la situazione e di trarne le dovute conseguenze, naturalmente considerando per quel che vale il comunicato del signor Cantafio che, se scrive a nome del direttivo di Laives, testimonia la primaria volontà di escludere e dividere, cosa che di questi tempi non è certamente il massimo per chi opera in politica».

Corea, come indipendente, non ha la tessera del Pd ma è stato eletto nelle file del Partito Democratico. Il comunicato in questione, è bene precisarlo, aveva in allegato una foto del direttivo schierato al gran completo.

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