l'allarme

Emergenza casa ad Appiano: oltre 800 appartamenti sfitti 

Aggiornato dagli uffici municipali il conteggio degli alloggi vuoti: 306 a San Michele e 157 a Cornaiano. Felix von Wohlgemuth sulla super Imi: «Penalizzare chi non può permettersi di ristrutturare è la strada sbagliata»



APPIANO. Uno schiaffo bello sonoro a chi, oggi, soprattutto fra i più giovani, non riesce proprio a trovare un appartamento da prendere in affitto, in cui andarci a vivere e magari iniziare a farsi una famiglia. Ad Appiano si contano oltre 800 alloggi sfitti, tolti così dalla disponibilità di chi cerca casa. Ad aggiornare il conteggio degli immobili inutilizzati sono gli uffici municipali, sollecitati da una interrogazione presentata dal gruppo consiliare di opposizione, Pro Appiano. «Allo stato attuale - si viene così a sapere - gli alloggi non utilizzati sono 857 su tutto il territorio comunale di Appiano».

L’emergenza abitativa

A sollevare la questione, come detto, è stata l’opposizione consiliare. «L’Alto Adige è una di quelle regioni dove affittare o acquistare casa comporta costi elevatissimi - commenta il consigliere comunale Felix von Wohlgemuth - . I giovani non sono più in grado di realizzare il loro desiderio di avere una casa propria, oppure non tornano in Alto Adige dopo aver terminato gli studi. Ma anche le imprese, la sanità pubblica e gli istituti di cura che vorrebbero assumere personale da fuori provincia, fanno grande fatica, visti i prezzi per gli affitti. Uno dei motivi spesso citati per questa situazione precaria è il grande numero di appartamenti sfitti, anche se nessuno è ancora in grado di fornire una cifra concreta».

Il conto frazione per frazione

Ad Appiano si contano 857 immobili sfitti, così suddivisi frazione per frazione. A San Michele se ne contano 306, a Cornaiano 157 e a San Paolo 119. Il rimanente è così distribuito: 51 a Frangarto, 7 a Gaido, 84 a Ganda, 22 a Missiano, 63 a Monte, 17 a Monticolo, 11 a Predonico, 20 a Riva di Sotto. Secondo la norma trattasi di “abitazioni disponibili”, ovvero attualmente inutilizzate dai proprietari come residenza primaria, non affittati e neppure dati in prestito a familiari.

I consiglieri di opposizione

L’introduzione della cosiddetta super Imi sugli immobili sfitti ha consentito ai Comuni di tenere maggiormente sotto controllo il fenomeno degli alloggi sfitti. «Abbiamo chiesto al Comune di Appiano il numero di appartamenti colpiti dall’Imu al 2,5% e siamo rimasti più che sorpresi dalla risposta - spiega Felix von Wohlgemuth -. Da alcuni riscontri si è appreso che vi sono varie ragioni per le quali gli appartamenti non vengono affittati, ad esempio perché vengono tenuti liberi in favore dei figli studenti, ma anche per gli elevati costi di una possibile ristrutturazione. Anche le esperienze negative di precedenti affitti scoraggiano molte persone dall’affittare gli appartamenti. Questo dimostra chiaramente quanto sarebbe importante disporre di una indagine approfondita sugli alloggi sfitti a livello provinciale per scoprire le vere ragioni per cui gli appartamenti non vengono affittati, nonostante vi siano molte richieste. Ma anche già questo primo riscontro da parte dei cittadini di Appiano, colpiti dalla super Imi, dimostra quanto sia importante, per il futuro, istituire programmi di investimento agevolati per il recupero degli alloggi. In ogni caso, penalizzare le persone solo perché non possono permettersi di ristrutturare un appartamento sembra essere la strada sbagliata. Allo stesso modo, è necessario istituire finalmente un fondo di garanzia pubblico per i proprietari, affinché gli alloggi esistenti siano nuovamente disponibili per le persone in Provincia». «La casa è un diritto fondamentale e dobbiamo fare tutto il possibile per garantirlo, soprattutto per le prossime generazioni», conclude l’opposizione consiliare. GL.M.













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