IL FUNERALE a terlano 

Tutto il paese si è fermato per dire addio a Jakob

TERLANO. «Jakob è scomparso troppo presto, all’improvviso. Ci lascia lo splendido ricordo di un uomo attaccato alla vita, affettuoso, pieno d’amore per la propria famiglia. Era sempre pronto ad...



TERLANO. «Jakob è scomparso troppo presto, all’improvviso. Ci lascia lo splendido ricordo di un uomo attaccato alla vita, affettuoso, pieno d’amore per la propria famiglia. Era sempre pronto ad ascoltare, socievole, generoso. Aveva dieci fratelli, una moglie, Mary, tre figli, Michael, Judith e Tobias, due nipoti, Lisa e Jonas, e un amore per la montagna che si portava dietro fin dalla più tenera giovinezza. Con il tempo poi si era specializzato nell’arrampicata, in cui si cimentava con grande perizia e con la cautela di un padre, un marito, un nonno, un fratello. Vedere quante persone sono unite nel suo compianto è una consolazione per tutti noi». Con queste parole si sono aperte ieri pomeriggio le esequie di Jakob Müller, 69 anni, rappresentante di articoli per ufficio in pensione tragicamente morto venerdì 23 febbraio a seguito di una caduta da una delle pareti del Salewa Cube, la palestra di arrampicata dove Müller era solito allenarsi in compagnia del caro amico Enrico Degasperi in vista della primavera e delle uscite outdoor. Fuori dalla chiesa di Terlano, il paese a lutto: esercizi chiusi, non un’anima per le strade, l’aria gelida e ferma come a sospendere il respiro e il tempo. Dentro le mura della chiesa, invece, tutti i compaesani di Müller, gli amici, i parenti. Qualcuno seduto, la maggior parte in piedi, di fronte al dramma di una vita interrotta. L’accorata omelia si intreccia al coro dei bambini, simbolo di speranza: «La morte del corpo interrompe le nostre attività. Ma non recide il rapporto che ci lega i nostri cari: sopravviviamo nel ricordo, diamo forza a chi ancora è in vita. Gesù è morto e risorto per noi».

A messa finita, una lunghissima processione si snoda mesta dall’ingresso principale della chiesa al cimitero appena dietro, dove una croce di legno chiaro attende di essere posta a ricordo di Müller, un arrampicatore appassionato, un uomo amato e un cittadino stimato da tutti. Riposerà a Terlano, là dove un paese intero l’ha pianto. (s.m.)

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