Vende i mobili online ma ci rimette 2 mila euro 

Il raggiro. Oltre al danno anche la beffa per un impiegato di 50 anni residente a Laives Il truffatore ha invitato l’uomo ad inserire il proprio codice: «Pensavo di ottenere l’acconto»


Massimiliano Bona


Laives. Era andato allo sportello bancomat nella speranza di incassare l’acconto per la vendita dei suoi mobili - che aveva perfezionato poco prima online - ma inserendo il suo codice alla fine ci ha rimesso 2 mila euro. La vittima di questa truffa - ormai collaudata - è un impiegato di 50 anni di Laives che si è già rivolto alla Polizia postale e delle comunicazioni di Bolzano nella speranza di riavere indietro almeno parte della somma. L’ impiegato aveva messo in vendita su uno dei più noti portali l’intero arredamento che intendeva sostituire in blocco. Pochi giorni dopo è stato contattato da una persona che si era detta interessata all’acquisto dei mobili. Il potenziale acquirente - che poi si è dimostrato un abile truffatore – ha comunicato al venditore, per dimostrare la serietà della sua proposta, che di lì a poco gli avrebbe versato un acconto. Per procedere all’accredito della somma concordata, il truffatore ha invitato il venditore a recarsi presso una postazione bancomat, inserire la propria carta e a seguire alcune indicazioni telefoniche fornite contestualmente dal truffatore stesso. Al termine di queste operazioni si è verificato esattamente l’opposto. Ovvero è stato il venditore che ha trasferito il proprio denaro al truffatore subendo, nella circostanza, un danno di 2.000 euro.

«È il caso di ricordare - sottolinea la Polizia Postale - che si è in presenza di un fenomeno già noto e, nuovamente, in questa circostanza, non si può che invitare i cittadini, in presenza di richieste insolite, a prestare attenzione e a non agire frettolosamente». Ovviamente le possibilità di recuperare il denaro sono, nella maggior parte dei casi, davvero modeste.















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