A Piazza Erbe lo status di mercato tradizionale

Norma «ad hoc» per il capoluogo nella legge provinciale approvata venerdì Widmann e Ladinser: «Diventerà una vetrina dei migliori prodotti locali»



BOLZANO. Il mercato di piazza Erbe viene messo sotto «tutela». Come una sorta di colorato monumento cittadino, che merita una disciplina su misura per essere rilanciato.

All’interno della legge Omnibus economica approvata venerdì in consiglio provinciale è stata inserita una norma ad hoc per il mercato di piazza Erbe.

La legge assegna alla piazza lo status di «mercato tradizionale», sganciato dalle regole per le altre bancarelle.

Dopo le decennali polemiche su banco del pesce sì o no, lamentele per l’addio dei banchi di frutta e verdura, sostituiti dalla frutta secca, arriva la svolta, concordata dall’assessore provinciale Thomas Widmann con l’assessore comunale al commercio Klaus Ladinser. La legge provinciale, riconosciuto lo status speciale del mercato, attribuisce al Comune il potere di varare un regolamento con cui potrà fissare con maggiore precisione e rigidità i criteri per concedere una licenza con relativa durata, lo stile dei banchi e le merceologie ammesse.

«Questa è la base per rilanciare piazza Erbe, restituendola allo splendore di un tempo», sottolinea Widmann, «quanto ero giovane, piazza Erbe era un punto di riferimento per la spesa dei bolzanini e una attrazione per i turisti, tale era la sua vivacità e bellezza. Negli anni ha un po’ perso la propria connotazione tradizionale, ma resta uno degli esempi migliori del nord Italia e come tale merita uno status ad hoc per impedire che venga snaturato».

Ladinser incassa un risultato atteso da tempo: «Quello di piazza Erbe non può essere equiparato agli altri mercati. Finalmente il Comune ha qualche strumento in più per riportare le bancarelle a una veste tradizionale. Potremo avere anche una parola in capitolo sulla qualità della merce venduta». Ciò significa, aggiunge Ladinser, «puntare soprattutto sulla frutta e verdura». E la frutta secca, venduta prevalentemente da commercianti di origine pachistana? «Dobbiamo ancora decidere, ma non vedrei questa mercanzia come appartenente alla tradizione del mercato», risponde Ladinser. Le nuove regole porteranno inevitabilmente scontento tra chi teme di venire estromesso dalla piazza. «Il regolamento verrà elaborato insieme alle associazioni di categoria», anticipa Ladinser.

Widmann immagina la futura piazza Erbe come una vetrina dei prodotti altoatesini di alta qualità: «È il luogo ideale. Potremmo incentivare la vendita delle specialità con il marchio Gallo rosso (l’etichetta dei sapori del maso creata da un consorzio di produttori locali)».

La novità è stata sottolineata in Consiglio dall’assessore Elmar Pichler Rolle, già vicesindaco di Bolzano, che ricorda: «Sono molti anni che si cerca di intervenire su piazza Erbe. Io stesso mi ero mosso in questo senso. L’equiparazione a mercato tradizionale offre al Comune una nuova possibilità di manovra». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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