A Sant’Andrea le firme per il rilancio della Plose

Acli e comitato Pro funivia hanno chiesto l’appoggio della popolazione “Senza investimenti e nuovi impianti l’economia locale è destinata a morire”


di Umberto Principe ; di Umberto Principe


BRESSANONE. Una domenica mattina all’insegna dell’amore verso la propria montagna, la Plose, e in favore di progetti che ne aiutino lo sviluppo e il rilancio turistico e, con esso, il bene della stessa città. Questi gli obiettivi dichiarati della manifestazione con raccolta di firme organizzata dalle Acli tedesche nel piazzale della chiesa e indirizzata alla popolazione della frazione di Sant’Andrea e non solo.

L’iniziativa, con la presenza del sindaco Albert Pürgstaller e degli assessori Peter Brunner e Paula Bacher (presente anche per la celebrazione della Festa della donna) è stata promossa dal responsabile del Kw – Acli Siegfried Messner, il quale con i propri collaboratori ha mobilitato tutte le famiglie, convinte che “senza una nuova struttura di risalita (leggi funivia, bocciata nel noto referendum dei mesi scorsi) e senza l’appoggio del titolare della società degli impianti della Plose Alessandro Marzola che ha dichiarato di non aver più intenzione di investire nel turismo invernale sulla montagna a partire dai prossimi anni, la frazione di Sant’Andrea non avrà più il suo introito principale”.

“Dobbiamo avere una prospettiva futura – ha detto Siegfried Messner – la chiusura degli impianti darebbe un brutto colpo alla nostra economia, con conseguenze disastrose su scala locale. Qui il futuro dei nostri giovani andrebbe disperso e noi ne siamo davvero preoccupati. Con questa iniziativa vogliamo dimostrare che la Plose deve essere rinnovata alla pari di molte altre località per continuare a darci un futuro”.

Della stessa opinione Maria Fischnaller e Irmgart Winkler, del comitato Pro funivia, Pro Sant’Andrea: “Dobbiamo pensare ai nostri figli, alla nostra economia. In inverno, arrivano molti turisti e tutto gira con conseguenze positive non solo per gli albergatori. Anche chi in estate fa il contadino, in inverno trova lavoro qui sulla nostra montagna e la montagna rappresenta un grande aiuto per le famiglie. Anche oggi, vediamo un parcheggio pieno di turisti che sostano qui e nel centro di Bressanone”. Tristi che Sant’Andrea vorrebbe continuare a vedere e a coinvolgere con iniziative e proposte per il turismo estivo e invernale.

Alla manifestazione era presente anche Markus Huber, presidente dell’Associazione Turistica di Bressanone, uno dei maggiori investitori nel progetto sulla Plose: “La gente deve capire che le entrate sulla Plose vengono soprattutto dal turismo. Con la funivia, ci sarebbero stati più occupazione e più movimento di ospiti”.

Alla giornata ha partecipato Sandra Stablum, che davanti alle famiglie e alle autorità ha recitato una propria poesia critica e nello stesso tempo allegra. Significativi, poi, gli oltre 30 disegni realizzate dai bambini sul tema della Plose e dei possibili progetti per il suo sviluppo turistico e l’arricchimento delle sue prospettive economiche.

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