Al Brennero c’è ancora calma piatta

Ok del governo austriaco ai 70 militari al confine. Il sindaco Kompatscher: «Nessuna ragione». Di Maio: il governo reagisca



BOLZANO. Non arrivano i panzer e per il momento neppure i 70 militari annunciati mercoledì dalla polizia tirolese e dall’esercito. Calma piatta ieri al Brennero. I soliti agenti italiani e austriaci impegnati nei controlli. Quanto ai migranti irregolari, i numeri dei passaggi in questi mesi sono calati drasticamente.

I militari di supporto alla polizia austriaca potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il governo austriaco ha approvato ieri la proposta di rafforzare le presenze lungo il confine tra Austria e Italia. L’obiettivo sono in particolare i treni merci, dove sarebbero in aumento i passaggi clandestini. Oltre il confine si sono già registrati due morti nei mesi scorsi. Ieri intanto nessun mezzo militare oltre il Brennero e nemmeno nei vicini paesi di Gries, Steinach e Matrei.

Ma dopo l’Austria, si fa sentire la Germania. Il ministro degli interni della Baviera, Joachim Herrmann, chiede a Roma e Vienna di rafforzare i controlli ai confini, e auspica un prolungamento dei controlli alla frontiera fra l'Austria e la sua regione, oltre il termine concesso dall'Ue per la sospensione di Schengen, cioè novembre 2017. I «confini esterni della Ue» cui fa riferimento Hermann non sono quelli dell'Austria o dell'Ungheria, che hanno sigillato da tempo la cosiddetta «rotta balcanica» dei migranti. Gli unici confini esterni, ragionevolmente vicini alla Baviera, sono quelli italiani.

L’azione unilaterale austriaca ha provocato già mercoledì una reazione dura del ministro degli Interni Marco Minniti. Il caso continua ad essere nazionale e locale. Il presidente provinciale Arno Kompatscher ha scelto questa volta di conservare un profilo basso. Ieri si è limitato a ribadire: «Gli stessi austriaci confermano che la situazione al Brennero è assolutamente sotto controllo. Eppure ciclicamente tornano gli annunci. Se arriveranno i militari, si sono impegnati a non rallentare la circolazione dei treni. Speriamo». Meno diplomatico il sindaco di Brennero Franz Kompatscher. L’Austria è nel pieno della campagna elettorale per le elezioni politiche anticipate previste per il 15 ottobre. «Si vede che gli austriaci sono agitati per il clima elettorale», sbotta Franz Kompatscher (intervistato dalla Rai), «Non vedrei altrimenti alcuna motivazione per questo annuncio. La polizia sul lato italiano e austriaco ha pienamente sotto controllo la situazione. Anzi, mi risulta che in Austria ci siano lamentele per i controlli nelle vallate». Il «caso» Brennero offre a Luigi Di Maio (M5S) l’occasione per attaccare il governo italiano: «L'Austria invia 70 militari al Brennero per coadiuvare le forze di polizia lungo la frontiera con l'Italia, giusto per ricordarci che l'Europa unita e solidale di cui sentiamo parlare ogni giorno non esiste. Da Bruxelles, al momento, nemmeno una parola. E il governo italiano viene messo sotto scacco un'altra volta, dopo il colpo di mano francese a Ventimiglia e contro Fincantieri. Di fronte a questi sviluppi, l'unica certezza è che Gentiloni e Co. sanno solo prendere schiaffi». Ancora Di Maio, vice presidente della Camera: «Sono curioso di capire come risponderanno all'Austria. Uno Stato sovrano che si rispetti avrebbe già dovuto inviare un segnale forte, richiamando il proprio ambasciatore a Vienna». Proteste anche dalla sinistra. «I militari al Brennero, una pagliacciata mediatica di un governo che vuole fare la faccia feroce e populista». è il commento di Giulio Marcon, capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana-Possibile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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