Bolzano. La situazione era talmente surreale che, in un primo momento, devono aver pensato di trovarsi su “Scherzi a parte”. Ma l’illusione è durata solo un attimo. Perché è stato subito chiaro che il cameriere che avevano di fronte faceva davvero sul serio, tanto che, dopo qualche minuto, li ha letteralmente cacciati dal locale. Protagonisti (ma sarebbe più corretto definirli vittime) di un’incredibile vicenda, quattro turisti marchigiani che, insieme a un bimbo di nove mesi, lo scorso primo gennaio sono entrati in un noto locale del centro storico bolzanino per cenare.

«Dopo averci assegnato il tavolo – racconta uno di loro – è arrivato un cameriere che ha iniziato a subito a lamentarsi del fatto che ci fosse un bambino, ripetendo più volte che i neonati dovrebbero rimanere a casa». I turisti hanno faticato a credere alle loro orecchie, anche perché il piccolo era tranquillissimo e non stava affatto disturbando. Per un po’, però, hanno deciso di far buon viso a cattivo gioco e non hanno risposto a quelle che sembravano provocazioni vere e proprie. Ma alla fine, anche la loro pazienza è finita e, ricevuti i menù, hanno civilmente chiesto al cameriere di cambiare atteggiamento, di smetterla con quelle frasi «irrispettose e discriminanti». Per tutta risposta, anziché cambiare atteggiamento, il dipendente del locale ha letteralmente strappato i menù dalle mani dei quattro marchigiani e li ha invitati ad uscire. «Il ristorante era pieno di persone – racconta uno di loro – e noi ci siamo subito rivolti al responsabile di sala per protestare e chiedergli spiegazioni di quel comportamento. «Ma lui non ha affatto preso le distanze da quello che stava accadendo davanti ai suoi occhi e a quelli degli altri avventori» rivela il turista. «Non potendo far altro – scrive uno dei protagonisti del brutto episodio – abbiamo abbandonato il locale e ricercato un altro ristorante, dove siamo stati accolti con grande ospitalità». Ma quanto accaduto non poteva e non doveva passare sotto silenzio e, per questo, l’episodio è stato subito segnalato dai quattro turisti ai carabinieri («non so se siano intervenuti, perché noi ce ne siamo andati prima») e poi, anche alla redazione dell’Alto Adige, con una mail in cui viene raccontato quanto accaduto e si esprime, in maniera garbata, tutta la delusione per l’aver visto barcollare il mito dell’ottima ospitalità altoatesina. Anche se, poi con il secondo ristorante è andata meglio e il gruppo è stato trattato come devono essere trattati l’ospite.

«Non conosciamo le regole locali – si legge nella mail – , ma ci dispiace molto per Bolzano, per la quale continuiamo a mantenere un’idea positiva, confermata dal successivo locale». A lungo, ieri, abbiamo cercato di contattare il titolare del locale, per avere una sua versione dei fatti. Ma senza risultato.

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