Alla Rotwand le villette per il ceto medio

Mercoledì sera in un’assemblea pubblica il Comune illustrerà il Regolamento di assegnazione e il progetto urbanistico


di Bruno Canali


LAIVES. Per il programma degli alloggi dedicati al ceto medio nel territorio comunale di Laives, c'è il nuovo regolamento che fissa i criteri di assegnazione dei terreni e adesso anche il piano di attuazione relativo alla zona "Rotwand" di Pineta, dove verranno realizzati 27 dei 54 alloggi destinati al ceto medio e specificatamente, quelli a riscatto.

Quelli in affitto per 10 anni a canone calmierato invece, verranno costruiti dall'Ipes, in zona Toggenburg 1, poche centinaia di metri più a valle. Regolamento di assegnazione e piano di attuazione (corredato dal plastico) verranno presentati pubblicamente mercoledì 10 dicembre alle 20, nella sala al piano terra del municipio di Laives e sarà l'occasione per tutti, in particolare per chi avrebbe intenzione (e i requisiti) di acquistare un alloggio destinato al ceto medio, di conoscere i dettagli dell'operazione. Saranno infatti presenti sia Giovanni Seppi, assessore all'urbanisitica, che il collega Giorgio Zanvettor, cui compete l'edilizia agevolata. Dal punto di vista strettamente urbanistico, l'assessore Seppi spiega che la zona "Rotwand" di Pineta monte, attualmente coltivata a verde agricolo, ha un'ampiezza di 7.900 metri quadrati. Su questa superficie, in base all'indice d edificabilità che è pari a 1,4 metri cubi per metro quadrato, si potranno costruire 8.800 metri cubi dei 27 alloggi a riscatto, quelli che ci si dovrà impegnare ad acquistare, mentre il resto (2.300 metri cubi circa) rimarranno a disposizione del privato. Gli alloggi per il ceto medio in affitto arriveranno invece alla Toggenburg 1, dove gli assegnatari però potranno rimanere al massimo 10 anni e quindi dovranno uscire. Proprio l'indice di edificabilità così modesto, farà si che alla Rotwand sorgerà un zona residenziale ben armonizzata, con nuclei di villette bifamiliari e non certo palazzoni, come si può vedere anche dal plastico che correda il piano di attuazione. Fatta la presentazione - come aveva anticipato l'assessore Giorgio Zanvettor - partirà anche una indagine di mercato per raccogliere le adesioni alla proposta destinata al ceto medio e una volta messo insieme il gruppo dei richiedenti, i tempi saranno più rapidi di quelli che segue ad esempio l'iter delle assegnazioni per le cooperative normali. Durante una serata pubblica di presentazione, l'assessore Christian Tommasini aveva anche fatto esempi concreti di finanziamenti, costi e contributi a seconda delle varie fasce di reddito. Per un reddito di seconda fascia pari a 1.730 euro mensili (stiamo parlando di ceto medio), aderendo al programma del riscatto (è il caso dei 27 alloggi in zona Rotwand) un appartamento di 73 metri quadrati (100 convenzionali) verrà a costare circa 200 mila euro. Tolto il contributo provinciale (42.656 euro) sono 157.344 euro. L'acconto è 39.336 euro, la rata mensile ammonterebbe a 750 euro, somma ritenuta abbordabile appunto per il ceto medio. Diversamente, gli alloggi con affitto a rotazione, sarebbero pensati per giovani coppie che intanto si potrebbero sistemare per 10 anni pagando un affitto comunque più contenuto che non quello del mercato immobiliare privato e durante questo periodo, cercare di accantonare una somma che permetta poi, alla scadenza dei 10 anni, quando scade il contratto di locazione, acquistare un alloggio definitivamente. In questo secondo caso comunque rimane da capire cosa succederà, dopo 10 anni, per coloro che non intenderanno lasciare l'alloggio.













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