la tragedia

Alpinista precipita e muore, un’altra tragedia sul Gran Zebrù

L’allarme attorno alle 8.30: un altro alpinista è ferito. I primi ad intervenire sono stati i soccorritori di Bolzano

Un'altra tragedia meno di un mese fa 



BOLZANO. Incidente alpinistico mortale questa mattina (14 giugno) attorno alle 8.30, sul versante valtellinese del Gran Zebrù, a quasi 3.000 metri di quota nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio).

Ancora non si conoscono le generalità della vittima precipitata durante la scalata.

A dare l'allarme un altro alpinista, che è rimasto ferito.

La cella agganciata dal suo telefono cellulare è sul versante di Bolzano e così i primi a mettersi in azione sono stati i soccorritori altoatesini.

Poi anche il Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e il Sagf della Guardia di finanza di Bormio.

La salma del deceduto è stata trasportata all'obitorio di Solda. Informati dell'accaduto i magistrati di Sondrio, tramite i carabinieri della Compagnia di Tirano. 

Non è passato un mese dalla valanga che, sempre sul Gran Zebrù, era costata la vita a due bergamaschi.

La vittima sul Gran Zebrù è una donna della provincia di Bergamo, come anche il suo compagno di cordata che ha subito un forte shock.

L'incidente si è verificato a 2.800 metri di quota all'uscita del Canale Pale Rosse.

Superato questo passaggio difficile, i due alpinisti si erano sganciati dalla corda per proseguire lungo la cresta verso la vetta. Improvvisamente, la donna è scivolata e precipitata per 600 metri, morendo sul colpo.

Si è subito messo in moto il soccorso alpino di Solda, guidato da Olaf Reinsthaler, poi si sono aggiunti anche i colleghi della Valtellina e della Guardia di finanza.

E' stata così recuperata la salma della donna, mentre il suo compagno di cordata è stato accompagnato a valle.













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