Berlusconi: «Votate, 5 italiani non bastano» 

Il leader di Forza Italia ieri a Don Bosco e sotto i Portici: applausi e foto Attacco alla Lega: «Non ho ancora capito perché qui corrono da soli»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. La zampata di Silvio Berlusconi. L’ultima piazza elettorale se l’è presa il capo di Forza Italia. Berlusconi è venuto ieri a Bolzano, dove mancava da molti anni. Ormai di casa a Merano, si è regalato ieri pomeriggio il classico bagno di folla in città. Nessun comizio, solo la sua presenza e qualche frase pronunciata in mezzo alla folla. Ha mandato gambe all’aria il programma. Arrivato alla vineria «La Baita» di via Milano con un’ora e mezzo di ritardo, Berlusconi ha poi improvvisato un giro in centro sotto i portici, poi di nuovo in via Resia, al caffè Pennini. Nessuna contestazione, ed è ancora molto «forza Silvio». Decine di fotografie scattate per strada, non c’è solo Salvini. Michaela Biancofiore, che gli fa da guida in città, è fuori di sé dalla gioia: «Non è il più simpatico di tutti?».

Camicia e abito blu, senza cravatta, Berlusconi è arrivato in via Milano da Merano. Sulla strada, qualche centinaia di persone. Età media alta, ma anche qualche ragazzo che gli chiede una foto. Berlusconi rivela che avrebbe dovuto fare il militare proprio a Bolzano: «Però mi hanno riformato. Avevo il cuore grosso, perché facevo le gare di atletica».

Appena arrivato alla Baita, Berlusconi fa Berlusconi. Si avvicina a tre anziani che lo salutano. Cosa vi ha detto? «Che inizia ad avere una certa età anche lui. Lo fa tre volte e poi si addormenta...», raccontano poi.

Sulla politica Berlusconi batte. Durissimo sul governo. È sicuro che cadrà. Quando? «Adesso che ora è?», scherza.

Ai bolzanini dice di votare Forza Italia. «Cinque consiglieri italiani sono troppo pochi. Devono aumentare e deve tornare ad esserci qualcuno di Forza Italia».

Protetto all’interno del locale, risponde alle domande del nostro giornale. La Lega punta ad andare al governo con la Svp senza di voi. Cosa ne pensa? «È stata una scelta le cui ragioni non ho ancora chiare», risponde, «Credo che se ci fosse stata una alleanza di centrodetra come nel Trentino, avremmo potuto superare tranquillamente la sinistra ed entrare in Consiglio dalla porta principale. Spero soltanto che questa decisione della Lega non porti addirittura a una diminuzione dei consiglieri italiani». Qual è la sua opinione sul doppio passaporto? «Mi sembra anacronistico. Se ci fosse il doppio passaporto e i cittadini della minoranza tedesca e ladina diventassero cittadini austriaci, cadrebbero le ragioni stesse della autonomia», la sua risposta.

Prima di ripartire da via Milano, Berlusconi a sorpresa sale sul predellino dell’auto. Il predellino di Bolzano? È diventato un classico delle sue uscite pubbliche. Predellino e saluti alla folla. Poi a sorpresa il giro sotto i portici. Qualche vetrina, davanti alla farmacia «Aquila nera» si ferma. «Entro un attimo», dice allo staff. I farmacisti spalancano gli occhi. Un ragazzino gli chiede una foto. «Va bene, ma togliti l’orecchino». Non era annunciato in centro. Turisti e bolzanini se lo trovano davanti. Qualcuno scatta fotografie. «Pensa, ho qui davanti Silvio», racconta un milanese al telefono. In piazza Erbe, tra i banchi della frutta, gli si illuminano gli occhi: «Che bello». Poi tappa al Caffè Città, saluti in piazza Walther e ritorno in auto, per la tappa promessa in via Resia. Gelato, e via per Merano. Sulla Svp ha ribadito la sua tesi di sempre: «Non è certo un partito di sinistra, come potrebbero fare pensare le sue alleanze». Al governo non fa sconti. «I miei amici del Ppe sono terrorizzati che questa Italia sia in mano ai populisti e sovranisti. Se vincesse questo vento, l'Italia diventerebbe una nazione isolata e l'Europa non potrebbe più esistere», ha detto Berlusconi, che ieri era seguito da molti giornalisti delle testate nazionali, «Spero che questo governo duri molto poco, perché ci porterebbe verso l'isolamento in Europa. Abbiamo solo da perdere, se guardiamo cosa sta succedendo con le borse e lo spread. Molti capitali stanno sfuggendo». E la «manina» che secondo i 5 Stelle avrebbe manipolato il testo della manovra fiscale? Berlusconi scuote la testa: «Una brutta figura con tutta l'Europa. Evidentemente qualcuno nel Consiglio dei ministri era distratto o non ha capito il contenuto». E poi, prendendo di mira soprattutto il M5S: «Vediamo adesso cosa succede con l'Europa. Io sento un'atmosfera molto pesante nella quale cominciano ad essere a rischio le nostre libertà oltre che il nostro benessere. Loro dicono di ispirarsi allo Stato etico, che è lo Stato che sceglie per i suoi cittadini al posto dei cittadini, cosa è bene e male per loro. È la negazione della libertà, è l'anticamera della dittatura, quindi io comincio ad essere molto molto preoccupato».

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