Bolzano

Bolzano, operai senza ponteggi: sigilli al cantiere di via Lungo Adige

Intervento dell'Ispettorato del lavoro a Bolzano sud di fronte alla Fercam. Nel cantiere per la costruzione di un'autofficina, gli operai lavoravano senza i ponteggi di sicurezza. Area sotto sequestro. Michele Buonerba (Cisl): «Non si può abbassare la guardia»



BOLZANO. L’Ispettorato del lavoro, nella mattinata di venerdì 23, ha posto sotto sequestro un cantiere di via Lungo Adige numero 53, a Bolzano sud, di fronte al parcheggio dell’azienda di trasporti Fercam.

«Siamo intervenuti - spiega Sieghart Flader, direttore dell’Ispettorato - perché mancavano i ponteggi. Una carenza grave, perché se un operaio cade da un’altezza di 6-7 metri, le conseguenze possono essere mortali. Fortunatamente non capita frequentemente di trovare simili violazioni delle norme di sicurezza».

Il cantiere posto sotto sequestro riguarda il grezzo di un’auto-officina.

I lavori al momento sono bloccati. L’impresa altoatesina, che sta costruendo, prima di riprendere i lavori dovrà chiedere il dissequestro parziale, per mettere in sicurezza la struttura. Solo in un secondo momento, e sempre con l’autorizzazione della magistratura, si potrà ultimare la realizzazione dell’edificio. Quanto avvenuto  porta ancora una volta alla ribalta il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro e in particolare nei cantieri edili.

Morti sul lavoro, Alto Adige maglia nera Per la frequenza (ore lavorate/infortuni) siamo secondi alle spalle dell’Umbria. Finora ci sono già stati nove decessi

«Quello che è successo - conferma Michele Buonerba, segretario della Cisl e presidente del Comitato Inail - è gravissimo ed è la dimostrazione che non si può abbassare la guardia sul fronte della sicurezza. Per questo è ad alto rischio la modifica della legge alla quale sta lavorando l’assessore Martha Stocker. In base alle nuove disposizioni che si vorrebbero introdurre, i controlli degli ispettori sono destinati a diventare una sorta di visita di cortesia. Una cosa assurda quanto pericolosa. Se fossero già in vigore, il sequestro disposto dall’Ispettorato non sarebbe neppure possibile. L’ispettore si sarebbe dovuto limitare a rilevare la mancanza di impalcatura e avrebbe invitato l’impresa a mettersi in regola. Salvo che se nel frattempo si verificasse un incidente, ad andare in grane sarebbe l’ispettore stesso, visto che la competenza in questa materia è statale non provinciale».

Il sindacalista mette in guardia dal rischio di sottovalutare una materia tanto delicata com’è quella della sicurezza: «In Alto Adige abbiano 14 ispettori del lavoro contro i 66 di Trento. E le conseguenze di queste carenze si vedono eccome: 17 mila incidenti sul lavoro in Alto Adige contro i 7 mila del Trentino».

Pochi giorni fa, in occasione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, sono state fornite cifre preoccupanti nonostante un leggero calo degli infortuni: dall’inizio dell’anno sono stati 9.562 in Alto Adige (-5,7%) contro i 5.337 a Trentino (-10%).

Gli incidenti mortali finora sono stati 752 a livello nazionale che significa 15,3% in più; in provincia di Bolzano 9 (soprattutto in agricoltura), contro le 15 vittime dei 12 mesi del 2014. Sempre troppi.













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