Brunico, stazione da rifare Luci in tilt e bagni sporchi

Il consigliere Costetti (Polo) ha sollecitato l’intervento di Rete Ferroviaria italiana Problemi pure per la sala d’aspetto, spesso forzata di notte da chi cerca un riparo


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Da tempo la stazione ferroviaria di Brunico ha dimenticato l’originale splendore, sia quello architettonico che quello più strettamente di servizio. Per un attimo, ma proprio di un attimo si è trattato, le cose hanno ripreso a funzionare a dovere attorno al 2010, quando il rinnovo della linea ferroviaria della Val Pusteria e l'introduzione dei nuovi convogli provinciali Flirt hanno spinto Rfi, acronimo di Rete Ferroviaria Italiana proprietaria della stazione, a collaborare con Provincia e Comune di Brunico per proporre un manufatto e servizi presentabili. Poi, tutto è tornato ad essere affidato a se stesso, o quasi.

Quando piove le tettoie delle pensiline più vecchie, quelle originali, gocciolano, i servizi igienici, certo anche per l'uso incivile che alcuni ne fanno ma anche per manutenzione scadente, risultano sempre trasandati, mentre ultimamente le luci interne ed esterne (sul lato dei binari) funzionano ininterrottamente giorno e notte, proprio mentre i neon esterni che danno su via Europa e via Marconi sono tutti guasti e lasciano gli ingressi al buio. Proprio mentre i lavori di canalizzazione che il Comune sta svolgendo hanno obbligato alla sospensione, temporanea, dell'illuminazione pubblica della via.

Il risultato è quindi che, mentre tutti sono chiamati al risparmio, l'illuminazione della stazione ferroviaria di Brunico funziona giorno e notte dove non serve a nulla, visto che biglietteria e sala d'aspetto sono ufficialmente chiuse la notte e i treni non circolano mai fra le 22 e le 6 del mattino, mentre manca nell'unico posto dove invece servirebbe, cioè all'ingresso, che è completamente al buio.

Un'istanza scritta, per informare Rfi affinché ponga o faccia porre rimedio a chi di dovere a una situazione che mette a rischio gli aspetti igienici della stazione, è stata inviata agli inizi del mese di settembre, esattamente il giorno 9, dal consigliere comunale Vincenzo Costetti del Polo di Brunico agli organi ferroviari competenti, ma il messaggio di posta elettronica, a parte la conferma di ricezione automatica, a oltre un mese di distanza non ha ottenuto altre risposte.

Nel frattempo, l'ingresso della sala d'aspetto della stazione ferroviaria, i cui infissi ormai non reggono più nemmeno a una spallata ma nessuno provvede alla loro sostituzione, vengono forzati quasi ogni notte, talvolta da persone in cerca di un ricovero, ma molto spesso anche da chi cerca un posto riparato e gratuito per proseguire una nottata di bagordi. Lasciando ovviamente anche ampie tracce di sporcizia del passaggio.

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