Caccia alle microspie in ufficio, scagionato Durnwalder

Il rapporto definitivo dei carabinieri dei Ros pone invece qualche dubbio sul comportamento adottato dagli ex assessori Laimer. Berger e Widmann



BOLZANO. L’ex governatore Luis Durnwalder ha tenuto un comportamento corretto in relazione alla bonifica elettronica del proprio ufficio, decisa all’indomani dei sospetti per eventuali microspie inserite da ignoti. E’ quanto si evince dal rapporto dei carabinieri dei Ros, consegnato nei giorni scorsi al procuratore capo Guido Rispoli. La posizione dell’ex governatore, dunque, è destinata a finire in archivio.

L’iter seguito per affidare ad una ditta specializzata austriaca il controllo elettronico del proprio ufficio sarebbe stato perfettamente regolare anche e soprattutto in relazione al pagamento dell’intervento con soldi pubblici. Ci sono diverse perplessità , invece, sulla posizione degli ex assessori dell’epoca (Berger, Widmann e Laimer) che fecero altrettanto ma che avrebbero dovuto - secondo alcune interpretazioni delle norme in vigore - pagare l’intervento di tasca propria.

I tre ex assessori rischiano di essere iscritti sul registro degli indagati per abuso in atti d’ufficio. Il procuratore Rispoli deve però ancora analizzare il caso nel dettaglio e decidere l’eventuale avvio di un procedimento penale.













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