il disegno di legge

Cannabis legale, club pronti ad aprire i coffee shop

BOLZANO. Cannabis depenalizzata: partenza calda ieri alla Camera per la discussione del disegno di legge che mira a liberalizzare l’uso personale della cannabis. Nella tribuna di Montecitorio,...



BOLZANO. Cannabis depenalizzata: partenza calda ieri alla Camera per la discussione del disegno di legge che mira a liberalizzare l’uso personale della cannabis. Nella tribuna di Montecitorio, arrivato da Bolzano, c’era anche il bolzanino Hans Peter Grünfelder, presidente del primo Cannabis SocialClub dell’Alto Adige, che raccoglie trenta iscritti e a settembre festeggerà il primo anno di attività. Il disegno di legge avrà un iter lungo. Il testo torna in commissione, la votazione è prevista almeno a settembre, poi passerà al Senato. L’ha voluto un gruppo trasversale di decine di parlamentari: primo firmatario Roberto Giachetti (Pd), promotore Benedetto Della Vedova (Scelta civica). Il Nuovo Centrodestra promette battaglia contro la liberalizzazione. Grünfelder spera nel via libera: «Il nostro club è nato soprattutto per facilitare l’uso terapeutico della Cannabis, già legale ma ancora troppo complicato. La legge riguarda in particolare il consumo ludico è sarebbe un passo importante per l’Italia: portare alla luce del sole l’uso della cannabis significa dare un colpo importante al mercato clandestino». Cosa risponde a chi sostiene che una droga, anche leggera, non può mai essere legalizzata? «È dimostrato che il proibizionismo non funziona: la cannabis è molto utilizzata. In più, è più pericoloso frequentare uno spacciatore, che propone ogni sorta di droga, che essere inserito in un sistema trasparente e legale».

La legge prevede la presenza dei «cannabis social club», una sorta di coffee shop, costituiti da associazioni i cui membri (maggiorenni), potranno contare su cinque piante a testa e consumarne all’interno i prodotti. «Se la legge verrà approvata, nascerà sicuramente un coffee shop anche a Bolzano», anticipa Grünfelder. Tra i firmatari del disegno di legge c’è Florian Kronbichler (Sel), che dice: «È una questione di diritti civili».

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