Centro disabili di via Fago riparati gli ascensori

Risolto ieri il disservizio dopo la denuncia delle famiglie e del nostro giornale Lunedì vertice Assb-Provincia per eliminare tutti i disagi strutturali dell’edificio


di Alan Conti


BOLZANO. Respira, ma non perde di vista una situazione che in qualche modo va sanata. Carlo Alberto Librera, direttore dell’Azienda Servizi Sociali Bolzano, annuncia la riapertura dei tre ascensori della struttura per disabili in via Fago con un sospiro di sollievo. Era stato proprio il nostro giornale a denunciarne il guasto. «Il montacarichi era già stato riattivato nella giornata di giovedì mentre ieri sono ripartiti anche i due ascensori». La reattività dell’organizzazione è stata messa in discussione. «Ho sentito, ma chiariamo una cosa. Noi abbiamo un contratto di 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 con la ditta manutentrice e quella costruttrice. In questo caso si è bruciato un elemento informatico e non si è stati in grado di trovare il pezzo di ricambio in tempi accettabili». La tensione è stata alta e la voce si è alzata. «Abbiamo pure pensato alla denuncia per interruzione di pubblico servizio - ammette Librera - perchè comunque in una struttura per disabili non avere gli ascensori è gravissimo. È anche vero che tutti questi elevatori sono stati collaudati da noi, ma anche dagli enti esterni». Ora, comunque, l’emergenza è rientrata.

Resta, però, la lunga serie di disagi legati a una struttura consegnata in pompa magna dall’amministrazione provinciale a dicembre. Lavandini, finestre e pecche quotidiane sono state segnalate da utenti e responsabili. «Lunedì - chiude Librera - avremo un vertice tra i nostri tecnici di Assb e quelli provinciali. È evidente che queste situazioni vanno sanate quanto prima perchè l’utenza è il nostro primo target. Il nostro interesse è di risolvere tutto al meglio». A soli quattro mesi dalla consegna.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità