DROGA

Cinque arresti per spaccio di marijuana a Bolzano

Nell'operazione dei Carabinieri sequestrati 10 chili di stupefacente 

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BOLZANO. Si è conclusa con 5 arresti e 10 chili di marijuana sequestrati un'operazione anti droga dei carabinieri di Bolzano. 4 arresti sono stati effettuati su ordine del Gip, mentre un quinto in flagranza, essendo stato trovato in possesso di un etto e mezzo di stupefacente e di un bilancino di precisione.

I militari della compagnia carabinieri di Bolzano con il supporto di quelli delle compagnie limitrofe, del nucleo cinofili e del 7/o reggimento carabinieri di Laives, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Bolzano dopo che i militari dell'arma hanno ricostruito e provato un vasto traffico di droga in ingresso nel capoluogo altoatesino da febbraio a oggi, incluso tutto il periodo del lockdown, gestito da un'organizzazione criminale gambiana.

Decine di viaggi dei corrieri dimostrati e quasi dieci chilogrammi di marijuana sequestrati. 

L'operazione riguarda quattro migranti di origine gambiana, domiciliati in Bolzano, Vicenza e Novara, nonché di due tassisti bolzanini. L'attività investigativa, portata avanti dallo scorso mese di maggio dai militari del capoluogo altoatesino diretti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano, ha consentito di trarre in arresto complessivamente undici persone, deferendone una in stato di libertà (tutti gambiani), nonché rinvenendo e sottoponendo a sequestro quasi undici chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana (con un valore stimato sul mercato illecito tra i 160.000 e i 220.000 euro). Il gruppo ha a capo un gambiano ventiquattrenne, da tempo in Italia, il quale aveva stretti contatti con altri soggetti della criminalità gambiana in tutta Italia, ritenuto dagli inquirenti il dominus dello spaccio di marijuana sulla piazza bolzanina. Lo spaccio avveniva in particolare in piazza della stazione ferroviaria di Bolzano. I viaggi in questione, durante il lockdown, a causa delle restrizioni, erano effettuati in taxi. In particolare due tassisti di Bolzano, un uomo ed una donna, rispettivamente un quarantottenne di San Genesio e una cinquantunenne bolzanina, hanno trasportato i corrieri della droga decine di volte. Per tale motivo è stato disposto nei loro confronti il sequestro preventivo delle autovetture-taxi, utilizzate per l'attività criminosa. Lo stupefacente veniva custodito in un residence di Appiano sulla strada del vino e in un appartamento dello stesso comune, dove alcuni degli indagati hanno domiciliato per lungo tempo. I militari dell'Arma hanno appurato che il capo di tale organizzazione, durante il periodo del lockdown, riusciva a vendere in città circa addirittura un chilogrammo di droga al giorno (tra i 15 e i 20.000 euro al giorno che significa tra i 3,5 e i 4,8 milioni di euro di «fatturato» negli otto mesi di attività). L'attività ha consentito, altresì, di individuare e arrestare due dei fornitori dello stupefacente, residenti in Vicenza e Novara. L'operazione odierna ha visto impegnati circa cento militari dell'Arma tra questo capoluogo, Vicenza, Torino e Novara, che hanno, in maniera coordinata, proceduto all'esecuzione delle misure cautelari contemporaneamente nelle città di Bolzano, Vicenza e Torino nonché hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari.













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