Cinque operai intossicati alla cantina di Gries

Uno di loro è molto grave: fuga di monossido di carbonio nella camera di fermentazione


Susanna Petrone


BOLZANO. Cinque intossicati, probabilmente da monossido di carbonio, di cui uno grave: questo il bilancio di un incidente sul lavoro avvenuto ieri sera, poco dopo le 21, presso la cantina sociale di Gries. A dare l'allarme è stato uno dei cinque operai rimasti intossicati, che è riuscito a lasciare la camera di fermentazione prima di perdere i sensi come i quattro colleghi. Sono stati portati da cinque ambulanze - Croce rossa e Croce bianca - presso la camera iperbarica due uomini di 29 anni, uno di 35 anni, uno di 20 anni e uno di 47 anni. Ed è stato proprio quest'ultimo a chiedere aiuto al 118, evitando la tragedia. Infatti pochi istanti dopo sono giunti sul posto sul ambulanze, medico d'urgenza, vigili del fuoco del corpo permanente e volontari di Gries, così come quattro Volanti della polizia. Il più grave, un operaio di 29 anni, è stato rianimato sul posto e poi trasportato d'urgenza presso l'ospedale San Maurizio di Bolzano, dove è ricoverato in prognosi riservata. Gli altri quattro, invece, sembra che siano rimasti intossicati in modo più lieve. Sul posto sono giunti anche gli ispettori del lavoro e il proprietario della cantina sociale. Non è stato ancora stabilito con certezza la causa dell'intossicazione. Ogni camera di fermentazione, infatti, ha a disposizione un sistema che fornisce sempre ossigeno, proprio per evitare intossicazione acuta di monossido di carbonio. Questo gas è ritenuto molto pericoloso perché inodore: si perde i sensi all'improvviso e poi si muore. Come mai il sistema non ha funzionato? Cosa è andato storto questa volta? I cinque operaio erano a conoscenza del pericolo che stavano correndo entrando nella camera per la fermentazione del vino? La Procura ha aperto un'inchiesta. Se l'operaio più esperto non fosse riuscito a restare lucido per uscire dalla camera di fermentazione e dare l'allarme, si sarebbe consumata una tragedia.

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