Data elezioni comunali: la Svp contro gli alpini

La Volkspartei vuole votare il giorno dell’Adunata dell’Aquila per evitare Pentecoste Il presidente Kompatscher: «Non vogliamo arrivare a giugno, a scuole chiuse»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Un campo minato, la scelta della data per le elezioni comunali 2015, da indire fra inizio maggio e metà giugno, nella medesima giornata sia per il Trentino che per l’Alto Adige, dove si voterà per il rinnovo di ben 306 consigli municipali. La Svp preme perché si vada alle urne al primo turno il 17 maggio, ma negli ambienti italiani, specie in Trentino, c’è notevole imbarazzo, perché in quella giornata all’Aquila si terrà l’adunata nazionale degli Alpini, cui parteciperanno centinaia di altoatesini e migliaia di trentini, che quest’anno proprio non potranno mancare. (Questione - per così dire - di marketing: si dovrà sostenere la candidatura della adunata 2018. A Trento. Nel centenario della vittoria nella Grande Guerra). In questo caso a migliaia di cittadini verrebbe di fatto impedito di votare, visto che le urne sono aperte solo la domenica e scendere all’Aquila per ritornare in giornata è semplicemente impossibile. Alla Svp però pare che tutto ciò non interessi, se il capogruppo in consiglio regionale Dieter Steger dichiara al Dolomiten: «Mi sia consentito: Pentecoste è ben più importante di un’adunata degli alpini». E Pentecoste è la domenica dopo, il 24 maggio. È questione cultural-religiosa, visto che in area germanofona il lunedì di Pentecoste è festa, assai sentita. E questione politica, visto che si temono gite fuoriporta e visite ai parenti fuori città (e Oltrebrennero).

Comunque sia, i fatti sono questi. Si potrebbe votare domenica 3 maggio, ma c’è di mezzo il ponte del primo maggio e in tanti potrebbero disertare le urne. Il che evidentemente intimorisce, visto l’astensionismo crescente. E comunque: se si votasse il 3, almeno per i Comuni sopra i 15 mila abitanti, tipo Bolzano e Trento, sarebbe pressoché scontato il ballottaggio, da tenersi due settimane dopo il primo turno. Ossia, il 17. Con concomitanza alpina... Se si votasse il 10 maggio, per il primo turno andrebbe liscia, ma al secondo si andrebbe a Pentecoste... Se si votasse il 17 maggio, peserebbe l’assenza alpina. Lo conferma l’Ana: a Pordenone l’anno scorso i trentini furono 5.000, ma non c’era da sostenere Trento 2018... all’Aquila potrebbero essere anche il doppio; gli altoatesini saranno invece come minimo quattrocento, fra i quali moltissimi bolzanini. Tutti elettori persi. E comunque, anche se si votasse al primo turno il 17, al secondo si andrebbe al 31 maggio, con la spada di Damocle di un altro ponte, da sabato 30 a martedì 2 giugno. Si potrebbe votare al primo turno il 24, ma la Svp teme il ponte di Pentecoste, anche se ininfluente in Trentino, dove non esiste. Infine, se il primo turno fosse il 31, ci sarebbe da fare i conti col ponte del 2 giugno e, per il secondo turno, con la fine della scuola (il 9 giugno in provincia di Trento, il 16 a Bolzano) e le prime temute partenze per le vacanze estive.

Il presidente Kompatscher ieri ha discusso della questione in giunta e ha ammesso gli inghippi dell’adunata del 17 maggio e di Pentecoste il 24-25. Per la giunta altoatesina, le date da scegliere sono il 3, il 10 o il 17; oltre non si vorrebbe andare.

Il trentino Ugo Rossi, cui, in qualità di presidente della giunta regionale, spetterà la firma sul decreto di indizione dei comizi elettorali, ieri ha ammesso di non essersi ancora occupato approfonditamente della questione. C’è ancora un po’ di tempo, ma non tantissimo. Si può stabilire la data al massimo sessanta giorni prima del primo turno.

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