E’ morto l’imprenditore Vendruscolo

Era attivo nel settore edile e degli impianti di risalita. Ed è stato tra i fondatori del Circolo cittadino



BOLZANO. Lutto nel mondo dell’economia per la morte di Alberto Vendruscolo, imprenditore di 90 anni. Era considerato un pioniere nel settore degli impianti di risalita ma è sempre stato molto attivo anche nel settore edile e delle pavimentazioni con l’impresa di famiglia e con la Bitumisarco, una delle ditte leader in provincia. Vendruscolo era peraltro conosciuto nel capoluogo altoatesino anche in campo associativo e sportivo, visto che era uno dei soci di lungo corso del Circolo tennis e co-fondatore del Circolo cittadino. Proprio per la sua attività sui campi in terra rossa era stato premiato anche di recente. La famiglia Vendruscolo, originaria di Sacile, è particolarmente conosciuta nella zona di passo San Pellegrino, dove opera da oltre quarant’anni. Era infatti il lontano 1967 quando la piccola baita Bucaneve, semplice bar per sciatori si trasformò lentamente nello chalet Cima Uomo, noto e frequentato anche da moltissimi altoatesini. Il piccolo skilift sistemato in trenta giorni nel 1964 cambiò natura diventando seggiovia ad agganciamento automatico che dalla piccola chiesetta del passo porta a quota 2483. Quarant’anni di lavoro e di passione che erano stati festeggiati appena qualche anno fa alla presenza anche di Alberto.

«Vendruscolo - racconta Siegfried Pichler, presidente dell’associazione degli impianti a fune dell’Alto Adige - oltre ad essere stato un imprenditore di grande spessore in ambito edile va considerato sicuramente fra i pionieri del settore degli impianti di risalita. Ha trasmesso questa passione al figlio Mauro, tuttora presidente del Consorzio Tre Valli, di cui fanno parte Moena, Lusia, San Pellegrino e Falcade».

Lo ricorda con grande affetto anche Sandro Lazzari, presidente di Dolomiti Superski. «L’ho conosciuto parecchi anni fa. Ha cominciato come imprenditore nell’azienda di famiglia ed era impegnato principalmente nel settore edile. Dal punto di vista impiantistico ha sviluppato gli impianti di Cima Uomo a San Pellegrino, dove è considerato, a ragione, uno dei pionieri . In un secondo tempo c’è stato uno sviluppo ulteriore della zona che ha portato al rilancio della Falcade Col Margherita spa e della Funivia Col Margherita spa». Alberto ha trasmesso le sue passioni al figlio Mauro: «Quest’ultimo continua in quello che il padre aveva iniziato». Lo piangono la moglie Anna, i figli Paola, Alberta e Mauro.

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