Gioco d'azzardo, a gennaio spesi 74 milioni

A giugno 2011 erano solo 51. In mezzo anno l'esborso per i giochi online è decuplicato


Davide Pasquali


BOLZANO. La crisi economica e le pesanti manovre imposte dal premier Monti non solo non frenano il gioco d'azzardo ma lo stimolano. In poco più di mezzo anno, la spesa degli altoatesini per tentare la sorte è esplosa, passando dai 51 milioni spesi nel giugno 2011 ai 74 gettati al vento nel gennaio 2012. Slot machine e videolottery fanno la parte del leone, passando da 37,55 a 49,65 milioni di euro.

Il dato di gran lunga più preoccupante, però, riguarda il gioco occulto, privo di controllo sociale perché si svolge fra le quattro mura di casa, soli davanti al computer. La spesa è decuplicata: da 1,1 a 10,15 milioni di euro. I dati di gennaio sono stati diffusi ieri dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. L'interessante, però, è effettuare un confronto sugli ultimi mesi. Tolto dicembre - per motivi insondabili i relativi dati non sono stati pubblicati - se si prende in esame l'ultimo mezzo anno o poco più, si comprende quale sia la preoccupante tendenza. I dati diffusi dall'Aams non sono disaggregati per provincia.

I Monopoli forniscono solo i totali regionali, ma fra Trento e Bolzano la consistenza della popolazione, la sua struttura economica e - come spiegano gli esperti di sale giochi bolzanini - anche la propensione al gioco sono praticamente le medesime. Ergo, dividendo esattamente a metà i dati su base regionale si ottiene una stima piuttosto attendibile di quanto effettivamente venga speso ogni mese in Alto Adige. Cominciamo dai dati minori. Il Bingo è sostanzialmente stabile, con un lieve decremento.

Nei mesi da giugno 2011 a gennaio 2012 (tolto come detto dicembre) si è passati da 950 mila euro a 800 mila. Le cosiddette Lotterie (compresi Gratta&Vinci, WinforLife, Turista per sempre) sono cresciute ma non tantissimo: in giugno si spendevano 6 milioni, a gennaio se ne sono spesi 7,75. Il Lotto, con qualche oscillazione, è costante su 2,45 milioni. Crollate le scommesse ippiche, da 700 mila euro a 350 mila. Salite le scommesse sportive in genere, da 0,9 milioni di euro a 1,65 milioni. Più o meno costanti anche quelli che in gergo tecnico si chiamano giochi numerici a totalizzatore (SuperEnalotto eccetera). Per questa voce gli altoatesini spendono circa 1,2 milioni al mese. Fin qui, bruscolini.

Le due voci di peso sono altre: gli apparecchi da intrattenimento e i giochi di abilità a distanza. Tecnicismi da addetti ai lavori. Nel primo caso si tratta delle cosiddette sale giochi, quindi slot machine, videolottery e via discorrendo; nel secondo caso si parla di giochi online, come per esempio il poker online sul web. Se a giugno nelle sale giochi altoatesine si sono spesi 37,55 milioni di euro, a luglio si è saliti (di poco) a 37,85. Ad agosto, complici forse le ferie estive, si è scesi a 36 milioni. A settembre si è risaliti a 36,55, a ottobre a 38,55, rimasti tali e quali nel mese di novembre. Per dicembre, come detto, non è dato sapere, ma è noto il totale di gennaio: da 38,55 milioni si è saliti a 49,65, oltre 11 in più.

Il trend più spettacolare è stato però registrato dai giochi online. [Attenzione, perché non è il totale. Sono soltanto i giochi gestiti da siti internet italiani, sotto la supervisione dell'Aams. Chi gioca (e spende) su siti russi, cinesi, statunitensi o altro, non è affatto rintracciabile]. Comunque sia, da giugno a gennaio la progressione in milioni di euro è stata la seguente: 1,1 (giugno), 3,4 (luglio); 8,95 (agosto); 7,90 (settembre); 7,95 (ottobre); 9,35 (novembre); 10,15 (gennaio). Oltre dieci volte di più. Il progredire dei milioni di euro spesi in totale per giocare è stato: 51 (giugno), 54 (luglio), 59 (agosto), 58,50 (settembre), 59,50 (ottobre), 60,50 (novembre), 74 (gennaio). In un mese, 14 milioni in più.













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