Gli studenti del liceo: sì a Mayr-Nusser

I ragazzi della scuola di via Fago favorevoli all’intitolazione: «Figura di grande valore». Reazioni positive anche dai docenti


di Alan Conti


BOLZANO. La politica, la chiesa e le associazioni si sono già espresse: positiva l’idea di intitolare il liceo scientifico tedesco di via Fago a Mayr-Nusser. La petizione diretta al presidente della Provincia Arno Kompatscher, promossa dal nostro giornale, registra continue adesioni ma era necessario sentire la voce di chi quel liceo lo vive tutti i giorni. Studenti e professori del Realgymnasium, si dicono entusiasti. Con una premessa: «Per noi questa scuola è da sempre il Wiss Liz (abbreviazione di Wissenschaftliche Lizeum) e rimarrà così anche in futuro» spiega Mathis Carion, uno studente italiano che sta frequentando gli ultimi due anni in via Fago. «Detto questo, che è normale, può essere un’idea su cui ragionare. Non ci pesa essere senza nome e non ne abbiamo ancora parlato in istituto, ma la proposta è positiva. Siamo contenti si sia pensato a noi». Vicino a lui c’è Maximilian Pertinger che dimostra di conoscere molto bene la storia del suo istituto. «Anni fa il liceo scientifico portava il nome dello scienziato brissinese vicino al nazismo Raimund Von Klebelsberg. Fu necessario rimuoverlo e da allora siamo senza nome. Da quello che mi raccontano, il cambio del nome comportò delle difficoltà. Si tratta, quindi, di un argomento molto delicato per il nostro liceo».

Dallo stesso punto di partenza parte la riflessione dell’insegnante di inglese Almut Sparer: «Sono qui da solo un anno quindi non rappresento nessuno, però posso dire che la scelta di dedicare questa scuola a Mayr-Nusser sarebbe un bel segnale. Un messaggio importante per i ragazzi e di forte rottura simbolica pensando alla personalità cui era intitolata prima. Attraverso la storia di Mayr-Nusser si potrebbero trasmettere molti messaggi positivi sulla Memoria ai giovani studenti». Non tutti, infatti, conoscono ancora la vicenda del contadino altoatesino beatificato pochi giorni fa e morto il 24 febbraio 1945 su un treno diretto al campo di concentramento di Dachau. Fu deportato dopo essersi rifiutato di giurare fedeltà ad Adolf Hitler. «Se devo essere sincera io non so chi sia - ammette Maria Reider - e non mi piacerebbe cambiare il nome al nostro liceo. Si creerebbe una grande confusione e ormai la nostra tradizione è questa». Opinione differente per Maximilian Thaler. «Bisogna discutere di questa possibilità anche con gli studenti. È giusto quello che state facendo. Spieghiamo bene a tutti il valore di Mayr-Nusser e nessuno sarà contrario. In fondo la nostra scuola è una delle poche in città senza un personaggio di riferimento. Una lacuna che ci piacerebbe colmare». Favorevoli anche Leo Aumer e Federico Pellegrini. «Onestamente non conosciamo bene la storia di Mayr-Nusser ma siamo favorevoli a intitolare l’istituto a chi si è battuto contro l’orrore e il totalitarismo».

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