Il cane riesce ad imparare osservando i suoi simili 

Una ricerca su 50 Labrador ci dice che gli animali possono trarre vantaggio  nell'apprendimento di un esercizio osservando un altro cane mentre lo esegue



BOLZANO. L'apprendimento per osservazione è un argomento molto discusso e dibattuto nella comunità scientifica. Molte sono le evidenze che dimostrano come questo fenomeno sia diffuso e piuttosto complesso nel mondo animale. Numerosi studi hanno investigato questo fenomeno nei primati, negli uccelli e nei piccoli mammiferi, aggiungendo interessanti tasselli alla conoscenza scientifica sul fenomeno dell'apprendimento.

Il team di ricerca del professore Biagio D'Aniello del Dipartimento di Biologia in collaborazione con il professore Massimo Aria del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell'Università di Napoli Federico II e con i docenti Lieta Marinelli e Paolo Mongillo dell'Università di Padova, si è occupato di studiare il fenomeno dell'apprendimento osservazionale nel cane.

In particolare il lavoro, pubblicato recentemente sulla rivista Applied Animal Behaviour Science, ha dimostrato per la prima volta che i cani possono trarre vantaggio nell'apprendimento di un esercizio osservando un loro conspecifico mentre lo esegue. Si tratta quindi, per la prima volta, di una conferma sperimentale alla teoria comportamentale sulla capacità di apprendimento dei cani attraverso l'osservazione di propri simili.

Per tale ricerca sono stati testati cinquanta Labrador Retrievers ai quali è stato richiesto di svolgere un esercizio mai eseguito in precedenza: ad un gruppo è stato richiesto di saltare su un tronco mentre ad un altro di saltare su uno scivolo per bambini. In seguito, i cani che non sono riusciti a superare l'esercizio sono stati testimoni di una dimostrazione da parte del cane addestrato ad eseguire perfettamente l'esercizio proposto. Nell'ultima fase, ai cani osservatori è stato richiesto nuovamente di compiere l'azione osservata. I risultati di questa ricerca hanno rilevanza sociale nell'ambito delle attività educative del cane, così come sottolineato da Stanley Coren, professore emerito di psicologia della University of British Columbia di Vancouver e autorità di primo livello nell'ambito della cinofilia.

In un suo articolo su "Psycology Today", una delle riviste attualmente più lette in America con una tiratura bimestrale di oltre 300.000 copie, il professor Coren ha quindi delineato gli aspetti innovativi ed interessanti di questa ricerca.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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