In carcere la banda dei bancomat

Polfer, in manette banda ricercata in Alto Adige e Trentino. Avevano già clonato 300 carte



BOLZANO. Secondo le forze dell'ordine non ci sono dubbi: i due bulgari fermati ed arrestati (su ordinanza di custodia cautelare) dagli agenti della polizia ferroviaria di Bolzano, erano pronti a clonare bancomat anche in Alto Adige. In manette sono finiti, dunque, Nikolay Iordanov Lessov, 28 anni, e Ruslan Atanosov Dinkov, di 27 anni. I due uomini erano ricercati in Trentino, perché accusati di essere gli autori di diverse clonazioni di bancomat presso almento quattro istituto bancari. Secondo le forze dell'ordine i due bulgari sarebbero riusciti - applicando uno «skimmer» sul bancomat - ad effettuare diversi prelievi, rubando i dati del bancomat e il pin. I soldi sarebbero finiti tutti su un conto corrente di una banca di Santo Domingo. Per questo motivo entrambi erano ricercati in Trentino, dove la magistratura aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare. Ma i due uomini sono stati arrestati dagli agenti della Polfer di Bolzano, coordinati da Vincenzo Tommaseo. Due giorni fa, infatti, gli agenti bolzanini hanno effettuato dei controlli presso i binari. Erano le 15.15. Ad un certo punto hanno notato i due uomini. Lessov, appena ha visto gli agenti, è salito sul treno, liberandosi di un cappellino e di una sciarpa, sperando di non essere riconosciuto dagli agenti, mentre Dinkov è stato bloccato sul binario. Dopo dieci minuti anche il complice è stato fermato e fatto scendere dal treno. A quel punto sono stati avviati gli accertamenti e la Polfer di Bolzano ha scoperto che entrambi erano ricercati perché accusati di avere clonato diversi bancomat nel vicino Trentino. Dai biglietti trovati nelle tasche è emerso che i due complici erano arrivati da Verona già in mattinata e che stavano per ripartire per raggiungere la città veneta. Secondo le forze dell'ordine non vi sono dubbi: Lessov e Dinkov erano arrivati a Bolzano alle prime ore del giorno per effettuare un sopralluogo. Probabilmente nelle prossime settimane avrebbero cercato di clonare bancomat anche in Alto Adige. I due uomini sono stati riconosciuti grazie all'analisi dei filmati delle telecamere a circuito chiuso delle banche colpite. Entrambi devono rispondere di installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche o telematiche e diffusione abusiva di codici di acceso a sistemi informatici o telematici in concorso.

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