Incidenti sul lavoro, Bolzano resta maglia nera

Con 13 morti è la provincia del Nord Est con il maggior numero di infortuni A livello nazionale è ottava accanto alle province di Lecce e a Palermo


di Alan Conti


BOLZANO. Lavorare a Bolzano è pericoloso, estremamente pericoloso. Siamo la provincia del Nord-Est dove si muore di più. Ancora una volta. È quanto emerge da una statistica impietosa realizzata dall’osservatorio Vega. Sono state 13, infatti, le vittime registrate in tutto il 2014 in Alto Adige. Nell’intero territorio di Venezia, per dire, se ne contano 12, a Treviso 10, Verona, Padova e Rovigo si fermano a 8, Vicenza a 7, Udine 6 e Trento 5. Il divario tra le due città “autonome” è enorme: più del doppio in terra altoatesina.

Su scala nazionale il Trentino Alto Adige si piazza settimo per pericolosità con un indice di mortalità pari a 37,7 contro una media nazionale attestata a 33,2. Sempre considerando tutto il Paese Bolzano è addirittura ottava in classifica accanto a Lecce e Palermo.

Il settore dove maggiori sono i pericoli è quello manifatturiero (18,4 per cento le vittime) che precede le costruzioni (13,8%) e trasporti o magazzinaggio (8%).

Per quanto riguarda tutto il Nord Est sono 87 le morti bianche dello scorso anno. Le lavoratrici donne decedute sono state 6, mentre gli uomini sono arrivati a 10. Le fasce d’età più colpite sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni e dai 55 ai 64 anni.

I dati, comunque, sono destinati ad aprire nuovamente amare riflessioni e polemiche attorno alla sicurezze e ai controlli sui luoghi di lavoro provinciali. Non è la prima volta. Nemmeno in questo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità