Italiani, crollo di iscritti alle materne

Anche gli stranieri iniziano ad optare per le strutture tedesche. Nuova sezione in via Fago 25 al condominio Sonnengarten


di Antonella Mattioli


BOLZANO. I locali sono a pianoterra e c’è il giardino sia davanti che dietro. È la nuova sezione della scuola materna in lingua tedesca “ Martin Knoller” che aprirà questa mattina ai civici 60/58 di via Fago, all’interno del “Sonnengarten”, un moderno condominio dai grandi balconi bianchi e rosa, costruito sette-otto anni fa. Ospiterà 25 bambini.

«I locali - dice l’assessore comunale Judith Kofler Peintner - li abbiamo presi in affitto: sono stati individuati attraverso una ricerca di mercato. Perché in base alla legge prima dobbiamo cercare all’interno del patrimonio comunale e solo in un secondo momento possiamo andare sul libero mercato. Di alloggi vuoti oggi ce ne sono parecchi in giro, ma cercavamo nella zona di Gries e, trattandosi di una scuola materna, i locali devono avere determinate caratteristiche, ovvero essere a pianoterra e col giardino. Credo che questa cubatura, quando è stata realizzata, dovesse essere destinata ad uso ufficio, ma sia sempre rimasta vuota. Abbiamo fatto alcuni lavori, per adattare la struttura alle esigenze dei bambini».

Il Comune ha affittato gli spazi per rispondere alla crescente domanda di posti nelle scuole materne di lingua tedesca. «Lo scorso anno - dice l’assessore - avevamo ricavato uno spazio provvisorio all’interno delle Martin Knoller, ma bisognava trovare una soluzione adeguata. Questa lo è sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo visto che ci consente di ospitare più bambini rispetto a prima». Ieri l’assessore non aveva sottomano i dati complessivi relativi alle iscrizioni nelle scuole materne dei due gruppi, ma di una cosa era certa, visto che tocca al Comune mettere a disposizione gli spazi: tutti i posti nelle scuole di lingua tedesca sono occupati e c’è già chi si è messo in lista d’attesa, mentre c’è ancora disponibilità nelle materne italiane.

Del resto, se nell’anno scolastico 2013-2014, i bambini iscritti a livello provinciale agli asili italiani erano 3681, per il 2014-1015 sono 3534, ovvero 147 in meno.

Gli altri anni i numeri erano più o meno stabili, questa volta invece si è registrato un calo netto. Un dato questo che si spiega sostanzialmente in due modi: aumenta il numero delle famiglie di lingua italiana che iscrivono i figli nelle scuole materne tedesche e, rispetto a qualche anno fa, sono sempre più anche gli immigrati che fanno altrettanto. Una scelta dettata dalla preoccupazione di far imparare il tedesco ai figli e dall’idea che questo può avvenire solo se frequentano la scuola dell’altro gruppo. Ma ormai non è solo una questione linguistica: si vuole che il bambino fin da piccolo viva immerso nella cultura tedesca, perché solo così - si pensa - riuscirà a farne parte e a sentirsi davvero integrato.

Il fenomeno ha assunto dimensioni tali che in molte scuole materne tedesche di Bolzano la componente sudtirolese è ormai in minoranza. In centro alla “Kofler” 34 bambini su 50, lo scorso anno, non provenivano da famiglie tedesche o mistilingue. Al “Quirein” di via Orazio stessa musica: su 75 iscritti 39 erano stranieri o figli di genitori entrambi italiani. Al “Maria Heim” di via Milano solo 28 bambini su 75 avevano entrambi i genitori o almeno uno di lingua tedesca. Il dati sono del 2013, ma danno l’idea del trend. Di fronte a certe cifre non c’è da stupirsi se le famiglie tedesche si lamentano, perché alla materna si parla sempre meno la lingua di Goethe. Una lamentela che dovrebbe indurre la Svp a riflettere sull’opportunità di aprire ad una scuola plurilingue capace di soddisfare tutti.

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