L’aeroporto passa in mani private 

L’addio della Provincia. Rilevato il 100 per cento della Abd Airport Spa da parte degli imprenditori Gostner, Benko e Haselsteiner La nuova proprietà: «Per ora previsto solo il volo di linea Bolzano-Roma. Pista da allungare, ma per motivi di sicurezza, niente grandi aerei» 


Maurizio Dallago


Bolzano. Da ieri - con la firma sul contratto di vendita - l’aeroporto è in mano ai privati. La Abd Holding Srl ha rilevato il 100% della società di gestione dello scalo di San Giacomo Abd Airport Spa per 3,8 milioni di euro. La Provincia esce così da quello che non è mai stato un business. Dal 1999 l’ente pubblico ci ha investito 120 milioni di euro. Tyrolean, Air Alps e Darwin Air ci hanno provato su alcune tratte, tutti senza grandi risultati. Tanto che dal 2015 lo scalo non ha più voli di linea. Ricorsi ed esposti a parte - dal Tar alla Corte dei Conti -a breve nel futuro della struttura ci sarà, come afferma l’amministratore Josef Gostner, la ripresa del volo Bolzano-Roma e ritorno e l’allungamento della pista «per motivi di sicurezza». «Niente grandi aerei, intendo quelli sopra i 100 posti, mentre ci sarà spazio per i charter turistici», ancora Gostner che con la Free-El Green Power è il socio di maggioranza (52%) della società che ha comperato Abd Airport, mentre della cordata di imprenditori fanno parte anche René Benko e Hans Peter Haselsteiner. «In questo modo abbiamo dato seguito al responso del referendum e la Provincia risparmierà 20 milioni di euro nel prossimo quinquennio», spiega Arno Kompatscher subito dopo la firma sul contratto di vendita. Ovvero circa 10 mila euro di risparmio al giorno per l’ente pubblico. Ma se la Provincia è convinta di aver fatto la cosa giusta, non la pensano allo stesso modo alcune forze politiche di opposizione come i Verdi, che parlano di danno erariale e il Team Köllensperger che sottolinea la svendita della struttura. Ed ecco rispettivamente gli esposti alla Corte dei Conti e il ricorso al Tar. Contrari alla firma di ieri anche il sindaco di Laives, Christian Bianchi e buona parte dell’intera Bassa Atesina, compresi molti esponenti Svp.

La firma di ieri

L’aeroporto rimarrà sempre uno scalo a dimensione regionale. Il nuovo concessionario dovrà gestirlo nel rispetto delle norme vigenti sotto tutti i punti di vista. Per la Abd Holding Srl ha sottoscritto il contratto l’amministratore Josef Gostner. In esso si prevede di rilevare il 100% delle quote della società di gestione dell’aeroporto al prezzo di base d’asta di 3,8 milioni di euro più il rialzo offerto dall’aggiudicatario (invero poche migliaia di euro, ndr). Con la firma del contratto ci si impegna inoltre alla gestione dell'aeroporto in forza della concessione rilasciata dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e sotto la vigilanza di quest’ultimo.

La Provincia

«Con la vendita della totalità delle quote dell’aeroporto mettiamo in pratica quanto chiesto dai cittadini con il referendum e successivamente ratificato dal consiglio provinciale. In questo modo teniamo fede a quanto avevamo promesso in caso di vittoria del No», ribadisce il governatore Kompatscher. Sul tema di eventuali ricorsi nei confronti dell’aggiudicazione ad Abd Holding Srl, il presidente ha ribadito il massimo rispetto nei confronti del verdetto dei giudici. "Il passaggio in mano privata della gestione dell’aeroporto porterà all’amministrazione un risparmio economico superiore ai 20 milioni di euro solo nel prossimo quinquennio, che saranno destinate ad altre finalità pubbliche", ancora Kompatscher. «L’acquirente deve sostenere tutti i costi necessari alla gestione e rispettare tutte le normative vigenti, anche in materia di inquinamento acustico e di sicurezza, attuando il Masterplan approvato da Enac nel 2013. I beni aeroportuali continueranno ad appartenere al Demanio aeronautico dello Stato», evidenzia Kompatscher. E qui c’è lo scontro con le forze d’opposizione in consiglio provinciale. Dal 2000 la società di gestione dello scalo altoatesino è titolare di una concessione a titolo precario, rinnovata da Enac ogni anno.

La nuova proprietà

Josef Gostner non è imprenditore - al pari dei soci Benko e Haselsteiner - che ami buttare i soldi dalla finestra. «Si tratta di una lavoro di diversi anni, intanto partiremo con il volo Bolzano-Roma e ritorno (una volta al giorno, ndr) ed altre linee non sono al momento previste. Affinché sia operativa questa tratta ci vorrà da un minimo di 6 mesi, nella migliore delle ipotesi, ad un massimo di un anno», spiega Gostner dopo aver acquisito Abd Airport Spa. «Certo che si allungherà la pista, ma per motivi di sicurezza, non ci saranno mai grandi aerei a Bolzano, intendo quelli sopra i 100 posti», ancora l’imprenditore bolzanino. In pratica 130 metri in più (dagli attuali 1.292 ai 1.432 metri autorizzati per l’aeroporto classificato 2 C. Al volo di linea si affiancheranno i charter turistici.













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