«L’aeroporto? Porterà benessere a tutti»

Al ricevimento di Assoimprenditori plebiscito per il potenziamento Il governatore va nella stessa direzione: la scelta sia di testa e non di pancia


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Vai al ricevimento degli imprenditori e ascolti dalla loro voce un’unica intonazione: «L’aeroporto si deve ampliare». A supportare la posizione espressa dal presidente di Assoimprenditori Alto Adige e, all’unisono, da tutti gli associati, c’è anche la voce, non certo di minore importanza, di Arno Kompatscher. «Faremo il referendum e rispetteremo il risultato. Spero, però, che vincano i favorevoli all’aeroporto». Così il presidente della Provincia. Perché? «Porta benessere a tutti, la scelta deve essere di testa e non di pancia», risponde il governatore.

Poi la scena, all’interno dell’hangar allo scalo di San Giacomo - scelta non casuale per il ricevimento d’inizio anno - è tutta per il presidente di Assoimprenditori. Sul palco l’orgoglio di chi fa impresa, rischia di tasca propria ed è abituato a confrontarsi con i risultati. «Vogliamo essere una terra aperta, ma lo siamo davvero?» si chiede Stefan Pan, davanti a 500 persone.Poi ricorda che «l’immagine che più di ogni altra esprime e determina il sentimento dell’opinione pubblica in Alto Adige è il concetto di “chilometro zero”, ovvero l’apoteosi della filiera corta». Quindi una carezza agli agricoltori che, soprattutto in Bassa Atesina, non sono favorevoli al potenziamento dello scalo aereo. «A ben vedere stiamo già vivendo in un bellissimo maso: il nostro territorio è interamente coltivato nel migliore dei modi», sottolinea Pan. Ma l’agricoltura, da sola, non basta. «Questo maso modello, che meglio di così non si potrebbe coltivare, produce appena il 5 per cento dell’intero prodotto sociale. Il welfare ha bisogno soprattutto del contributo proveniente dal mondo dell’industria e del settore manifatturiero, che da solo costituisce il 23 per cento del prodotto sociale dell’Alto Adige», taglia corto Stefan Pan.

Torna l’orgoglio dell’imprenditore: «Se abbiamo prestazioni sociali tra le migliori del mondo, il merito è soprattutto della capacità straordinaria delle nostre imprese, con i nostri 35 mila collaboratori, di creare valore e che sono il più importante datore di lavoro, proprio nelle zone rurali».

«Per non dimenticare i 4 milioni di export altoatesino (l’80% provengono dall’industria), senza i quali non potremmo permetterci di finanziare le prestazioni sociali», evidenzia il presidente di Assoimprenditori. Ed ecco l’aeroporto. «Non sacrifichiamolo sull’altare del “chilometro zero”. Una terra è aperta se ha una raggiungibilità plurale, che ci permetta di raggiungere il mondo e al mondo di raggiungere noi». così Pan, che invita a ragionare.

Come sul tema dei profughi - «accogliere mille persone su 500 mila residenti non è difficile» - piuttosto che su quello dell’innovazione, di cui scienza e ricerca ne sono la chiave: «Ebbene, un aeroporto efficiente costituisce una infrastruttura indispensabile per accedere al mondo della ricerca e della scienza».

Cita il pensiero aperto, non le facili chiacchiere da bar. Fa propria la condivisione. Rispetto a chi manifesta fuori dallo scalo è benevolo: «Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero». Poi le lodi alla Provincia: «Chi pensa in modo aperto riconosce che una buona politica economica è sempre anche una buona politica sociale. La giunta provinciale ha mosso passi coraggiosi in questa direzione, mi auguro che prosegua su tale strada». Poi la chiusura: «In questo dialogo l’aeroporto può diventare una parte integrante di quella raggiungibilità che è il presupposto per il benessere e la pace sociale nella nostra terra».

Al ricevimento presenti tutte le cariche istituzionali, dirigenti delle associazioni delle categorie economiche e, naturalmente gli associati. Circa 500 persone passate attraverso i controlli, come quando ci si imbarca all’aeroporto. Tra le istituzioni il commissario del governo, Elisabetta Margiacchi, i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza, il procuratore capo Guido Rispoli, la presidente del tribunale Elsa Vesco, il senatore Hans Berger, alcuni membri della giunta provinciale, da Florian Mussner a Waltraud Deeg, oltre a Kompatscher. Anche due sindacalisti: Michele Buonerba (Cisl) - «personalmente favorevole a potenziare l’aeroporto» - e Tony Tschenett (Asgb).

Tra gli imprenditori il fronte a favore dell’aeroporto è compatto. «Serve non solo al turismo», dice Vittorio Repetto, presidente della Cassa edile. «In un’ottica di Europa delle regioni è necessario», così Manfred Brandstätter, presidente di Carispa. «Per rimanere competitivi», assicura Otmar Michaeler, presidente di Banca Popolare e di Abd. Sulla stessa lunghezza d’onda il capo degli albergatori Hgv, Manfred Pinzger e gli imprenditori Federico Giudiceandrea (Microtec), Heiner Oberrauch (gruppo Oberalp)e Michl Ebner (Athesia e Camera di commercio).













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