alto adige

L'Alto Adige assume tre giornalisti e riapre la sede di Merano

Grande soddisfazione nelle redazioni dei due quotidiani che hanno ricevuto la comunicazione dal direttore: «Si tratta di novità che definire “importanti” sarebbe riduttivo - ha detto Alberto Faustini - considerato che nel difficile panorama economico attuale tre assunzioni in un solo giorno hanno una portata storica».



BOLZANO. Con l’assunzione di tre nuovi giornalisti e la riapertura di tre redazioni i quotidiani Trentino (di Trento) e Alto Adige (di Bolzano) ribadiscono il loro ruolo di primaria importanza all’interno del mondo dell’editoria regionale. Si tratta di investimenti che sono stati ufficializzati ieri mattina dal direttore e dall’editore Michl Ebner al termine del consiglio di amministrazione di Seta, che ha oggi in Athesia il socio di maggioranza.

Grande soddisfazione nelle redazioni dei due quotidiani che hanno ricevuto ieri la comunicazione dal direttore: «Si tratta di novità che definire “importanti” sarebbe riduttivo - ha detto Alberto Faustini - considerato che nel difficile panorama economico attuale tre assunzioni in un solo giorno hanno una portata storica».

Le assunzioni avranno effetto dal 1° febbraio, mentre la riapertura delle redazioni di Riva del Garda, Rovereto e Merano avverrà nelle settimane successive. Si tratta di un’inversione di tendenza, con l’obiettivo di rilanciare e rafforzare la presenza territoriale delle due testate di Trento e Bolzano, in un momento storico in cui la regione assume un ruolo fondamentale nei rapporti con Roma.

Un rilancio che arriva dopo un periodo di strategia prudente che ha consentito alle testate Trentino e Alto Adige di superare la crisi del mondo editoriale con i conti a posto (anche con la grande collaborazione dei giornalisti) e con l’orgoglio di un’azienda in salute che non è mai dovuta ricorrere a misure drastiche nei confronti dei propri dipendenti.

Due dei tre nuovi assunti collaborano da tempo con il Trentino e con l’Alto Adige: si tratta di Gianluca Marcolini, 42 anni, storico collaboratore della redazione di Riva che ora affronterà a tempo pieno la nuova sfida nel territorio dell’Alto Garda di cui è un grande e stimato conoscitore.

Situazione molto simile per Simone Facchini, quarant’anni, meranese doc, che è destinato a partecipare alla riapertura della storica redazione di Merano sul lungo Passirio. Una riapertura molto attesa da tutta la comunità.

A chiudere il terzetto c’è Francesca Quattromani, licenziata proprio in questi giorni assieme a due colleghi da Trentino Tv, licenziamento che ha creato un polverone nel mondo editoriale trentino, considerato che l’emittente televisiva è sostenuta da ingenti contributi pubblici.

Questa terza assunzione - davvero eccezionale in un momento storico in cui altri giornali non riescono nemmeno a garantire il mantenimento degli organici - ha un alto valore simbolico e rappresenta un potenziamento della redazione di Trento in vista di nuove sfide editoriali sia sulla carta che su internet. Un percorso che in realtà è già cominciato con la distribuzione - assieme alle pagine di cronaca del giornale - di una serie di pagine di approfondimento che i lettori hanno già dimostrato di apprezzare.

Tutto questo mentre le due testate - già da qualche settimana - hanno ripreso a stampare le proprie copie a Bolzano, cioè la città da cui è partita - nel 1945 - questa avventura editoriale di successo che ha saputo garantire per oltre settant’anni qualità e libertà di informazione alle province di Trento e Bolzano.

Un’avventura che ora si prepara a rinnovarsi, con il sostegno - forte più che mai - di un editore che crede nel valore dell’informazione e delle persone.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità