La battaglia di Ugo: «Con la cannabis combatto la malattia»

Ha 56 anni e da oltre 20 è costretto sulla carrozzina «Non mi arrendo, dobbiamo sensibilizzare anche i medici»


di Federico Sanzovo


BOLZANO. Ugo Beltram si sposta sotto il pergolato per ripararsi dal sole. Stefano Balbo lo segue, piano piano, e si siede vicino a lui.

Da anni, ogni domenica, i due amici si incontrano nel cortile della clinica Sant’Anna di Lana, dove Ugo è ricoverato, per passare un po’ di tempo assieme e discutere del più e del meno. Ma anche per portare avanti la loro battaglia in favore della sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso i medicinali a base di cannabis.

Ugo Beltram, 56 anni, è affetto da sclerosi multipla, la stessa malattia che affligge Stefano Balbo (51) e, da alcuni anni, fanno uso di cannabis terapeutica. Entrambi sono molto attivi nelle associazioni che si occupano di malattie degenerative e, soprattutto, si battono per rompere il muro di pregiudizi che, nel tempo, si è alzato contro la canapa.

«Un po’ alla volta la situazione sta migliorando - racconta Stefano - e i medici iniziano a essere più informati sull’argomento. Lo dimostra il numero dei pazienti in possesso di una ricetta che permetta loro di acquistare cannabis terapeutica: nel 2009 eravamo un centinaio in tutta Italia, oggi siamo cento solo a Merano». Un dato questo che fa sorridere Stefano che si alza, si avvicina al borsello appoggiandosi al suo bastone, e tira fuori due piccole boccette: «Questi sono il Sativex e il Cbd - spiega con calma - il primo è un farmaco per il trattamento della spasticità muscolare causata dalla sclerosi, il secondo invece è indicato per il dolore neuropatico».

Entrambi sono a base di canapa. Si tratta di medicinali riconosciuti, si possono acquistare con la ricetta medica e aiutano molte persone come Ugo e Stefano: «Io non ci vedevo quasi più - racconta Ugo, da oltre vent’anni costretto su una sedia a motore - non riuscivo a fare molto. Poi, grazie alla cannabis terapeutica ho ricominciato a vederci bene e a muovere la testa».

Testa che gli permette di muoversi: la sua carrozzina, infatti, è dotata di uno speciale comando che Ugo riesce a manovrare con il mento.

«Negli ultimi anni è migliorato tanto - racconta Stefano - e ha ottenuto traguardi non da poco». Tra i quali spicca la maturità, conseguita dopo aver frequentato le scuole serali.

Eppure i costi sono alti: «Solo il Sativex lo ricevo gratis, mentre spendo 100€ al mese per il Cbd e 400 per la canapa da usare per le tisane o per il vaporizzatore - aggiunge Stefano - e devo ritenermi fortunato, perché un farmacista amico mi fa un prezzo di favore: 15 euro al grammo».

Dei costi molto alti da sostenere, ma necessari per stare meglio: «Ugo ha una grande forza di volontà, altri al suo posto avrebbero ceduto», racconta Stefano.

Anche perché la canapa vaporizzata permette loro di rilassarsi: «Da quando la uso - prosegue - ho lasciato da parte la morfina. Poi credo che questa sostanza possa essere positiva per chiunque».

Se vero infatti che per alcune patologie come, appunto, la spasmicità da sclerosi multipla gli effetti sono stati riconosciuti ufficialmente, per altre malattie gli studi sono ancora in corso.

Ugo e Stefano sono convinti, comunque, che si tratti di un ottimo compromesso anche per altri malati: «La canapa ci permette di avere una vita dignitosa - sottolineano - perché, oltre agli effetti benefici scientificamente provati che ha su di noi, può aiutare anche altri malati ad affrontare con più leggerezza le loro patologie, è un ottimo compromesso».

Insomma, la lotta per diffondere la conoscenza della canapa terapeutica ha ancora molta strada da fare.

Ma una cosa è certa: Ugo e Stefano saranno in prima fila a sostenerla.

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