La Biblioteca Civica compie 90 anni, ma è sotto sfratto 

Nel fine settimana tanti eventi per celebrare la ricorrenza Un pilastro della Comunità italiana. Il futuro è nel Polo


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «All'infuori del cane il libro è il miglior amico dell'uomo» pensava Groucho Marx. Una delle ragioni, per lui, era che “dentro il cane è troppo scuro per leggere”. Dunque il libro è tutto e il suo contrario, nel senso che dentro vi scorre anche la vita al di fuori di lui. Nella biblioteca Civica, per dire, ce ne sono trecentomila. Se si aggiungono quelli delle succursali siamo circa a mezzo milione. Si potrebbe pavimentare la città. Non li ha raccolti in un giorno ma in 90 anni, che compie tra poco, il 9 novembre e proprio sabato (e domenica) la Civica si butterà in una festa «che vuole essere la festa dei lettori e di tutti i bolzanini» promette Ermanno Filippi, il direttore. Certo, stretta è stretta oggi, la biblioteca. Fa di tutto per non dimostrarlo e non dimostrare la sua età (restauri, ricollocazioni, mediateche) ma aspetta come il pane una nuova sede. Anche perché è sotto sfratto, mica scherzi. «È la ragione per la quale spingiamo quanto possiamo per l'avvio dei lavori del Polo bibliotecario - dice il sindaco - e senza tante alternative. Perché se non parte la grande opera alle ex Pascoli, allora ci vorranno anni o decenni perché Bolzano sia in grado di avere una vera biblioteca civica". Insomma, Caramaschi promette che il Comune farà di tutto anche se la palla ora è in mano alla Provincia (che ha acquistato il terreno municipale) e a Condotte forse perché, rivela «lo sono stato anch'io direttore un paio di volte, quando ero segretario comunale...». Speranze per il Polo? «Sembra che la strada sia aperta, lo hanno scritto i commissari fallimentari di Condotte» aggiunge l'assessore (in uscita) Sandro Repetto ora in Provincia e dunque dall'altra parte della trincea operativa. Saranno comunque due giorni di festa l'8 e il 9. Con una anticipazione venerdì alle 18: Stefano Bartezzaghi parlerà sulla “biblioteca di Abele, buonismo e buone letture”. Il che, in un frangente anche politico fatto di insulti e cattive maniere lancia la proposta rivoluzionaria del comportarsi bene e chiedere magari scusa. Poi sabato dalle 10 la maratona di lettura con tutto "Lo straniero" di Camus ma anche con tanto spazio ai bambini : a proposito, la Civica inaugura proprio nell'occasione la sua sala Kids. E ancora nel pomeriggio la sfida all'ultimo libro con Giancarlo Ratti e una gran serata aperta da letture di Flora Sarrubbo e Christian Mair e infine via agli aperitivi tra i libri e alle premiazioni dei fedelissimi della lettura. Chiude la festa di compleanno la danza, un viaggio nel tempo anche dei libri accompagnati dalla musica con una diretta Tv sul canale regionale della Rai. Lo meritava di festeggiare questo novantesimo compleanno, la Civica. Ad esempio: quest'anno ha acquistato 17mila nuovi volumi. Ed è a Bolzano dal 1928. Non sempre nella stessa sede: la prima si trovava nei locali del regio istituto tecnico di via Leonardo da Vinci. Col nucleo centrale costituito dalle biblioteche del senatore Morandi e di padre Ermenegildo Pistelli. Solo nel 1937 viene trasferita nel palazzo Ina attuale, al 47 di via Museo. È nel '51 comunque che riceve ossigeno: viene acquistata parte della "Biblioteca trentina" di Giovanni Pedrotti, che raccoglie 5mila pubblicazioni riguardanti il Tirolo storico. Poi, nel '91 viene aperto un nuovo piano dove si colloca la sezione di consultazione di giornali e riviste. Infine, la Civica diventa "sistema" assumendo il ruolo di capofila della rete delle biblioteche di quartiere e del territorio. Uno snodo decisivo, in cui la “piazza della cultura” si innesta con la società provinciale. E adesso tra wifi, internet, mediateche, spazio bimbi, non ce la fa più a stare dove sta. Vuole allargarsi e vivere accanto alle altre biblioteche, soprattutto quella tedesca, e diventare nel nuovo Polo alle vecchie Pascoli un centro di incontro e di incontri.

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