MEDICINA

La lettera di un figlio: «Senza cannabis mia madre perde la sua battaglia» 

Un ragazzo di 16 anni scrive al giornale: «In farmacia è esaurita da mesi perché il ministero non ne importa abbastanza».



BOLZANO. «Vivo un enorme senso di impotenza e frustrazione perché non posso fare niente. Bisogna parlare, scuotere le coscienze, lanciare appelli. Perché in tutta questa storia assurda mia madre sta perdendo la sua battaglia. E come lei tanti altri malati».

La cannabis terapeutica, assolutamente legale, in grado di togliere il dolore e migliorare la vita di molti malati cronici, è introvabile in farmacia perché il ministero della Salute non ne importa abbastanza.

E così S., 16 anni, altoatesino, lancia dal giornale un appello perchè per capire bisogna viverla sulla propria pelle.

Lui - figlio di un medico - non ne può più di vedere la madre soffrire senza poter fare niente e non capisce il silenzio della politica che ha dato l’ok ad una quantità insufficiente. Scrive che i politici sembrano non aver ancora capito che la cannabis non è solo una droga, ma anche un medicinale e se l' Italia sta diventando un paese del Terzo mondo, “la colpa è anche loro”.

 

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